12 dicembre 2014

Potrebbe interessarti anche:

Infostudio
24 novembre 2023

Saldo IMU 2023

Leggi l'articolo
Infostudio
31 maggio 2024

Acconto IMU 2024

Leggi l'articolo
Fisco
30 novembre 2023

Saldo IMU 2023

Leggi l'articolo
12 dicembre 2014

IMU TERRENI E PROROGA: GRAZIA RICEVUTA!

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici, è inutile: non si riesce a chiudere l’anno all’insegna della tranquillità e della serenità, caratteristiche proprie del periodo natalizio al quale ci stiamo avvicinando.

Mentre i nostri uffici scoppiano per le scadenze di fine anno, prime fra tutte IMU/TASI (la combinata vincente degli ultimi governi), arrivano le anticipazioni del governo a conferma della proroga del versamento Imu terreni agricoli montani al 26 gennaio 2015.

Ma nonostante la proroga, siamo al cospetto di una nuova tegola che sta per caderci addosso. La questione, ormai ben nota, riguarda il nuovo balzello introdotto per racimolare 350 milioni di euro.

Di che si tratta? Ebbene, di quella disposizione che ha revisionato le aree di esenzione IMU dei terreni agricoli e che renderà obbligatorio per oltre 2 milioni e 500 mila possessori di terreni agricoli il pagamento dell’IMU già a partire da quest’anno.

Risulta quanto mai opportuno ricordare ancora una volta che il provvedimento attuativo doveva essere varato entro il 22 settembre scorso. A fronte di ciò, vorrei che qualcuno alzasse la mano a nome di noi commercialisti e ponesse al governo dei seri quesiti. Come mai un provvedimento che doveva essere varato entro il mese di settembre è stato reso noto solo a pochi giorni della scadenza del 16 dicembre, con circa 80 giorni di ritardo? È questa l’efficienza di cui parlano i nostri governanti? Non vengono pagati anche per questo? Come mai se il contribuente dimentica o paga un’imposta con un ritardo di un solo giorno è soggetto a sanzioni ed interessi?

Si tratta di precisazioni che avrei gradito fossero state avanzate da chi, sedendo sugli scranni parlamentari, si professa collega e onorevole. A gente simile vorrei ricordare che non basta fare proclami!

Cosa dice, in grandi linee, il provvedimento?

Dal 2014, per effetto delle nuove disposizioni, l’individuazione dei terreni agricoli montani sarà rappresentata dall’altitudine del comune riportata nell’elenco predisposto dall’ISTAT, che va a superare ogni precedente condizione e stabilisce l’esenzione a favore dei terreni ubicati in comuni la cui altitudine supera i 600 metri; mentre per i comuni la cui altitudine si colloca nell'intervallo compreso tra i 281 e i 600 metri, l’esenzione è riservata ai soli possessori con qualifica di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Poi fino a 280 metri vi è l’assoggettamento ad IMU generalizzato e riguarda tutte le varie tipologie di possessori.

Che vi sia un distacco abissale tra le istituzioni e il mondo reale è dimostrato dunque anche da questo genere di disposizioni. Le esigenze dello Stato risultano contrapposte a quelle dei contribuenti, quando invece dovrebbero coincidere.

Del resto, con un pò di buon senso, si doveva capire che non è possibile uscire a pochi giorni dalla scadenza con un provvedimento di tale portata e con effetti retroattivi. La sensibilità dei nostro governanti avrebbe dovuto mostrar loro l’inadeguatezza del provvedimento nell’individuazione del nuovo parametro di esenzione dell’Imu, fondato esclusivamente sull’altimetria del comune così come fissata nell’elenco Istat, vale a dire prendendo come parametro la sede del comune, non invece l’ubicazione dei terreni agricoli.

Scatteranno così i paradossi: premesso che l'assoggettabilità o meno ad Imu dipende sempre e soltanto dall'altitudine della sede del comune avremo, da un lato, comuni la cui sede del municipio è posta a oltre 600 metri, e con parte dei terreni agricoli situati al di sotto di tale soglia, in tale circostanza tutti i terreni manterranno comunque l'esenzione; dall’altro, comuni la cui sede del municipio è al di sotto dei 600 metri e magari con molti terreni posti oltre questa altezza, in questo caso tutti i terreni risulteranno soggetti ad Imu, salvo poche eccezioni.
Norma assolutamente ben fatta.

Ecco a voi, dunque, l’ennesima norma fiscale assurda e priva di alcun principio, se non quello di racimolare qualche spicciolo, senza se e senza ma!

Morale della storia? Ebbene, alla luce di tutto ciò, quel che è certo è che noi commercialisti non godremo affatto di queste vacanze natalizie che stanno per iniziare, in quanto saremo costretti a lavorare giorno e notte, Natale compreso, per passare in ricognizione tutti i terreni dei nostri clienti verificando l'altimetria dei comuni, spulciando nelle varie delibere comunali le aliquote e calcolando infine l’ammontare dell’imposta. Ma considerando che ci hanno fatto la grazia di prorogare scadenza al 26 gennaio, forse non dovremmo essere così giù di corda!! Ma mi facciano il piacere! Ora pretenderanno anche d’essere ringraziati!

Non possiamo continuare così. Servono fatti e prese di posizione importanti. È giusto, come dice il presidente Longobardi, aprire il confronto… ma non vorrei che alla fine seduti al tavolo ci rimanessimo solo noi! A ben vedere, è proprio ciò che sta accadendo! Ecco, davanti a questi gesti incomprensibili della politica, e non solo, parafrasando l’intellettuale Francesco Burdin, sento “la mia sfiducia incrollabile come nei credenti fanatici la fede”.

E questo è tutto. Per ora.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata

Potrebbe interessarti anche:

Infostudio
24 novembre 2023

Saldo IMU 2023

Leggi l'articolo
Infostudio
31 maggio 2024

Acconto IMU 2024

Leggi l'articolo
Fisco
30 novembre 2023

Saldo IMU 2023

Leggi l'articolo
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy