22 giugno 2012

“Scipione” colpisce i tecnici

A cura di Antonio Gigliotti

In una estate caratterizzata dalla presenza di “Scipione”, così è stato chiamato il fenomeno che sta provocando il forte caldo di questi giorni, non mancano le notizie che arrivando all’interno degli studi contribuiscono a far salire ancora di più la temperatura, rischiando di far saltare gli impianti di condizionamento dell’aria.

Nel tentativo di metter mano alle dichiarazioni dei redditi, dopo il tormentone IMU, ritornano le difficoltà, questa volta dovute al fatto che solo da qualche giorno abbiamo quasi tutto per gli studi di settore, mancando ancora la circolare esplicativa che dovrebbe chiarire diverse cose.

Come se non bastasse, in questi giorni il Fisco ha fornito diverse circolari, riguardanti l’IRAP, la comunicazione dei beni aziendali utilizzati dai soci e una dedicata alle risposte date dall’Agenzia su diverse tematiche.

E intanto sono pervenute ai contribuenti anche centinaia di migliaia di lettere inerenti le anomalie su studi di settore, il controllo di oneri deducibili e la rilevanza di anomalie tra spese effettuate nel 2010 ed il reddito dichiarato. Il tutto inevitabilmente è destinato ad arrivare negli studi dei professionisti.

Ma la notizia che mi ha fatto sobbalzare dalla scrivania, è quella pubblicata ieri su un quotidiano di settore, secondo il quale, i tecnici dell’Agenzia delle Entrate starebbero lavorando per spostare in autunno la scelta dell’opzione per il regime premiale della trasparenza, da parte dei soggetti che svolgono attività artistica o professionale ovvero d’impresa. In sostanza viene prevista la possibilità di un maggior tempo utile sia all’Amministrazione per far partire la fase attuativa di questo nuovo regime, sia al contribuente per valutare l’opportunità di una simile opzione.

Ricordiamo che, previsto dalla Manovra Monti, il regime premiale comporta una serie innegabile di vantaggi per coloro che optano per lo stesso. Tra tutti ricordiamo la semplificazione degli adempimenti amministrativi, l’assistenza da parte degli Uffici dell’Agenzia (predisposizione di liquidazioni IVA e relativa dichiarazione annuale, 770 SEMPLIFICATO, CUD, ecc..), la riduzione da 4 a 3 degli anni a disposizione del Fisco per i controlli, nonché le agevolazioni anche ai fini dell’eventuale redditometro che dovesse scattare in capo al contribuente.

Bene, certamente è innegabile la serie di vantaggi per coloro che passano a questo nuovo regime, ma il dubbio sorge quando penso al contribuente che dal 1°gennaio 2013, a seguito dell’opzione, abbandona il commercialista per farsi assistere dagli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, gli stessi Uffici che poi durante l’anno (e noi professionisti ne sappiamo qualcosa) fanno fatica a fissarti un appuntamento per il disbrigo delle varie pratiche o dove, a volte, ci si reca per un confronto su qualche interpretazione normativa.

La cosa più assurda di tutta questa vicenda è che l’Ufficio andrebbe a curare tutti questi adempimenti per conto dei nostri clienti, sostituendosi al professionista. Il cliente tuttavia non andrebbe in Ufficio per consegnare la documentazione, come oggi accade nei nostri studi, ma dovrebbe invece inviare telematicamente agli stessi i corrispettivi, le fatture emesse e ricevute nonché i dati rilevanti agli acquisti e alle cessioni non rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.

Mi sorge un dubbio a proposito della proroga … non è che per caso quest’ultima sta per essere adottata solo per evitare che gli Uffici ancora impreparati a gestire una simile cosa irrealizzabile vogliono soltanto perdere tempo per capire come poter gestire il tutto, avendo la paura che già qualche contribuente si possa attivare e presentarsi davvero presso gli Uffici delle Entrate?

Come dice Andreotti “A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina…”

Ciò nonostante, è bene precisare, a scanso di equivoci, che noi ne spingeremmo veramente tanti di contribuenti verso gli Uffici del Fisco, perché forse potremmo iniziare a fare il lavoro per il quale abbiamo studiato anziché fare i segretari dell’Amministrazione Finanziaria.

Ed allora, in questa giornata di caldo afoso, mi soffermo per un attimo a pensare ai miei clienti, al fruttivendolo piuttosto che al macellaio, che a fine serata si accingono ad inviare telematicamente i corrispettivi e gli altri documenti al Fisco…

A questo punto mi chiedo, ma ci vogliono ancora prendere in giro? E noi … possiamo ancora consentire che lo facciano?

Ma come si possono attuare simili disposizioni, inattuabili praticamente, e disperdere del tempo per provvedimenti inutili e mai applicabili concretamente?

Sarebbe meglio che i vari tecnici dell’attuale Governo chiedessero come funzionano realmente le cose a chi di tutto questo, forse, se ne intende più di loro.

Questa è l’ennesima dimostrazione che si continuano a varare norme e provvedimenti inutili, inattuabili, con enorme dispendio di risorse, quando invece si potrebbe coinvolgere maggiormente la nostra Categoria, sicuramente più competente ed evitare di continuare ad ingannare i cittadini con provvedimenti che, come già detto, rendono il tutto poco serio e poco credibile agli occhi di tutti.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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