7 marzo 2016

TUTTI AL MARE...ARRIVA L'UNICO PRECOMPILATO

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi,
la semplificazione fiscale è morta. Uccisa a colpi di slogan demagogici e propaganda politica. Colpita al cuore dall’ideale non ancora realizzato di un fisco telematico del futuro. Sepolta tra auliche promesse di lotta alla burocrazia e al sogno caduto del modello 730 precompilato. Ma a darle il colpo di grazia, almeno nella mia coscienza, è l’ultimo annunzio. Quest’anno avremo anche l’Unico persone fisiche precompilato.

Con la novità dell’anno scorso sul 730 sappiamo bene com’ è andata a finire: il 90%, tra dipendenti e pensionati, ha continuato a rivolgersi a noi o ai CAF. Dati incompleti o mancanti sulle spese mediche, fabbricati, ecc. ed inoltre, troppo complicato per i pensionati poco inclini alla tecnologia.

Ma secondo me lo scarso appeal e la cattiva fama che si è guadagnato il modello precompilato dell’anno scorso non è per la riluttanza del contribuente nei confronti del cambiamento. Piuttosto perché la novità doveva essere sinonimo di vera semplificazione.

Adesso ci dicono che dal prossimo 15 aprile, attraverso le chiavi di accesso all’area riservata del sito delle Entrate (credenziali Fisconline o Pin dispositivo Inps), il contribuente si troverà di fronte alla possibilità di percorrere la strada del precompilato in versione del 730 o di Unico. Ovviamente in alcuni casi non si può scegliere il 730 ma si deve percorrere obbligatoriamente la strada di Unico per i soggetti con partita Iva.

Attenzione però, anche senza il possesso della partita Iva la dichiarazione dei redditi nelle due versioni (730 o Unico) precompilata mancherà di una serie di dati: redditi esteri, redditi da partecipazione, redditi d’impresa e lavoro autonomo. E infine anche il nodo gordiano delle spese mediche incomplete.

A questo punto il solito Gufo o Cassandra - chiamatemi come volete - si chiede: “Ma un contribuente dotato di intelligenza media, è in grado di verificare tutti questi dati on line ed eventualmente integrarli?”.
Cerchiamo di essere seri.

Lo capisco: le elezioni si avvicinano. E mentre iniziano le campagne elettorali ricamate con i fantomatici slogan del “tutto è possibile” noi continueremo a camminare con i piedi per terra, a portare un mazzo di fiori sulla tomba della semplificazione fino a quando non si capirà che i contribuenti, più che dei modelli precompilati, hanno bisogno di: pagare meno tasse, di vivere con meno burocrazia, di vedere tagli concreti alla spesa pubblica.

Solo allora forse, tutti insieme, torneremo a credere alla resurrezione dei morti e alla semplificazione fiscale.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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