Le rimanenze di magazzino, oggetto di inventario e stima, si collocano tra le aree di maggiore criticità del bilancio in quanto impattano in maniera significativa sull’attivo dello stato patrimoniale.
Nelle rimanenze di magazzino si ritrovano normalmente:
- materie prime, sussidiarie e di consumo usate nella produzione;
- prodotti in corso di lavorazione, ovvero materiali e/o componenti in fase di lavorazione;
- semilavorati, prodotti finiti per la produzione interna, ovvero destinati ad essere utilizzati in una successiva fase di lavorazione;
- merci, cioè beni acquistati per la successiva rivendita senza nessuna trasformazione;
- prodotti finiti di propria produzione, cioè quei beni che hanno superato l’ultima fase di lavorazione e sono pronti per la vendita.
Il lavoro del revisore legale, in questa specifica area, sarà principalmente rivolto alla verifica dell’esistenza (presenziando durante le operazioni inventariali) e alla
valutazione delle rimanenze di magazzino secondo l’applicazione dei relativi principi previsti dalla normativa di riferimento.
Un ulteriore compito del revisore legale sarà quello di identificare e valutare il rischio intrinseco e di controllo per l’area delle giacenze di magazzino al fine di svolgere, in sede
final, i diversi test di sostanza per accertare la corretta esposizione in bilancio delle stesse.
Le principali procedure di revisione, nello specifico, sono:
- come già accennato, la verifica dell’inventario fisico al fine di verificare che le rimanenze riportate nella voce di bilancio coincidano con quelle effettive di fine esercizio (è opportuno ricordare che il solo controllo delle registrazioni contabili non sono assolutamente sufficienti per poter esprimere un giudizio sulla quantità delle rimanenze di magazzino);
- il test di cut-off indispensabile per verificare il rispetto del principio di competenza;
- la circolarizzazione presso i terzisti qualora vi siano delle merci di proprietà in deposito presso terzi, in c/lavorazione e/o altro;
- i test di valorizzazione delle giacenze al fine di analizzare la corretta applicazione del metodo di determinazione del costo e verificare che la valutazione sia effettuata al minore tra il costo ed il valore desumibile dall’andamento di mercato.
Le procedure che il revisore legale è tenuto a svolgere, per la raccolta degli elementi probativi sufficienti ed appropriati riguardo all’esistenza e le condizioni delle rimanenze finali di magazzino, sono descritte nel principio
ISA Italia 501.
Infatti al paragrafo 4 del predetto principio di revisione è testualmente riportato:
1. il revisore legale deve presenziare alla conta fisica delle rimanenze, tranne nei casi in cui non risulti fattibile, al fine di:
- a) valutare le istruzioni e le procedure della direzione per la rilevazione ed il controllo dei risultati della conta fisica delle rimanenze da parte dell’impresa, oltre ad accertare l’effettiva presenza della merce;
- b) vigilare attentamente sullo svolgimento delle procedure di conta impartite dalla direzione;
- c) specifiche ispezioni anche riguardo a tipo e qualità delle rimanenze;
- d) svolgere conte di verifica e controverifica sulle rimanenze;
2. svolgere le dovute procedure di revisione al fine di accertare che le registrazioni inventariali finali dell’impresa, riflettano accuratamente gli effettivi risultati provenienti dalla conta delle rimanenze (il tracing).
Concludendo, il revisore legale, qualora dovesse considerare la voce delle rimanenze finali di magazzino significativa (quindi in presenza di valori superiori alla materialità operativa), dovrà necessariamente svolgere una serie di attività al fine di pianificare correttamente i controlli dell’inventario di magazzino. L’obiettivo è di valutare le istruzioni e le procedure della direzione relative alla conta fisica, osservare l’esecuzione dell’inventario e svolgere conte di verifica sulle rimanenze.