24 febbraio 2021

L’inventario di fine esercizio

Autore: Franco Rubino
Alla chiusura di ogni esercizio il Revisore Legale deve pianificare le verifiche riguardanti l’inventario di magazzino. Questa è una delle tante procedure obbligatorie finalizzate alla raccolta di “elementi probativi sufficienti ed appropriati” riguardanti l’esistenza e lo stato delle rimanenze finali di magazzino.

Le rimanenze di magazzino generalmente sono una delle aree critiche del bilancio perché impattano in modo significativo sull’attivo dello stato patrimoniale e sono oggetto di valutazione (stima), da parte della direzione aziendale, con l’applicazione dei vari criteri in essere.

Le varie tipologie di rimanenze finali di magazzino:
  • merci, intese come beni acquistati per la successiva rivendita senza ulteriori trasformazioni;
  • materie prime, materie sussidiarie e di consumo che verranno usate nella produzione;
  • prodotti in corso di lavorazione, ovvero materiali, parti assemblate in fase di lavorazione;
  • semilavorati, prodotti che hanno finito il ciclo di lavorazione interna ma destinati ad essere utilizzati in un successivo stadio di lavorazione;
  • prodotti finiti di propria fabbricazione, ovvero beni che hanno superato l’ultimo stadio di lavorazione e sono pronti per la vendita.

La revisione di quest’area sarà rivolta, in particolare, alla verifica dell’effettiva esistenza e alla valutazione delle rimanenze finali.

Per accertare la corretta esposizione in bilancio delle rimanenze, Il Revisore Legale deve identificare e valutare il rischio intrinseco e di controllo, per l’area delle giacenze finali, svolgendo diversi test di sostanza in sede di final.

Le principali procedure che il Revisore Legale deve applicare:
  • la verifica dell’inventario fisico (presenziando alla conta) al fine di controllare che le giacenze riportate nella voce di bilancio coincidano con quelle effettive di fine esercizio (attenzione: i controlli contabili generalmente non sono giudicati sufficienti per esprimere un giudizio sulla quantità delle rimanenze finali di magazzino);
  • per il principio di competenza risulta essenziale il test di cut-off;
  • qualora vi siano delle merci depositate presso terzi, in c/lavorazione, in c/vendite o altro, bisogna effettuare le dovute circolarizzazioni;
  • bisogna inoltre effettuare i test di valorizzazione delle scorte, per analizzare la corretta applicazione del metodo di determinazione del costo e per verificare che la valutazione sia al minore tra il costo ed il valore desumibile dall’andamento di mercato.

Le procedure che il Revisore Legale è tenuto a svolgere al fine di raccogliere gli elementi probativi, sufficienti e appropriati, riguardanti l’esistenza e le condizioni delle rimanenze di magazzino, qualora queste siano significative nell’ambito del bilancio d’esercizio sono descritte nell’ISA 501. Nello specifico al paragrafo 4 del principio di revisione riporta:

a) il Revisore Legale deve presenziare alla conta fisica delle rimanenze finali, tranne in casi che non dovesse risultare fattibile, al fine di:
  1. valutare le modalità e le procedure adottate dalla direzione per la rilevazione ed il controllo dei risultati della conta fisica delle rimanenze di magazzino di fine esercizio;
  2. osservare, con attenzione, lo svolgimento delle procedure di conta;
  3. svolgere anche eventuali ulteriori ispezioni su quantità e qualità delle rimanenze finali di magazzino;
  4. svolgere ulteriori conte di verifica sulle quantità inventariate dalla direzione;

b) deve verificare, attraverso opportune procedure, tutte le registrazioni riguardanti l’inventario di magazzino, per stabilire se le stesse riportano accuratamente gli effettivi risultati della conta (c.d. tracing);

c) deve tempestivamente richiedere, alla direzione:
  • quali sono le procedure inventariali interne normalmente adottate dal personale preposto alla conta fisica;
  • le date di disponibilità dell’azienda per poter effettuare i controlli (presumibilmente in prossimità alla data di chiusura dell’esercizio – “normalmente vigilia dell’anno nuovo”);
  • la compilazione di un questionario riepilogativo (elaborato a secondo del tipo di azienda) per raccogliere tutte le informazioni utili alla comprensione dell’area magazzino merci dell’impresa. Questo documento aggiuntivo è di fondamentale importanza specialmente nelle PMI dove molto spesso non è formalizzata una adeguata procedura inventariale;

d) deve esaminare i documenti in cui sono contenute le seguenti informazioni:
  • i nomi dei responsabili di magazzino e le ubicazioni;
  • i tempi previsti e le modalità e le procedure di svolgimento dell’inventario;
  • l’ammontare approssimativo delle rimanenze suddivise per categorie (materie prime, semilavorati, merci, ecc.);
  • le informazioni specifiche sugli addetti alle conte;
  • le eventuali merci di terzi presso il magazzino dell’azienda;
  • l’eventuale analisi di categorie speciali di rimanenze;
  • quant’altro ritiene utile per maggiori e dettagliate informazioni.

Il Revisore Legale, inoltre, dopo essersi accordato con la direzione aziendale, richiederà un tabulato valorizzato all’ultima data disponibile (possibilmente in formato excel). Tale documento servirà per avere la lista di tutti gli elementi presenti in magazzino, inoltre serve anche per selezionare gli articoli da controllare.

Il Revisore Legale può svolgere soggettivamente la selezione degli items, ovvero seleziona a sua discrezione gli articoli che andrà a controllare in sede di verifica (campionamento per target), oppure mediante un metodo di campionamento statistico (campionamento con MUS o campionamento stratificato).

Durante tali verifiche il Revisore ispeziona i magazzini ed i locali dove si svolgono i conteggi al fine di accertare che le istruzioni e le procedure interne siano correttamente applicate dai soggetti preposti all’inventario delle merci.

In fine per verificare che le conte effettuate dagli operatori aziendali siano corrette, potrà utilizzare due modalità di accertamento:
  • da tabulato a fisico;
  • da fisico a tabulato.

La prima modalità di verifica prevede il controllo delle quantità contate per le voci precedentemente selezionate dal tabulato iniziale, con la giacenza fisica effettiva presente in magazzino in quel momento.

Mentre, la seconda modalità sussiste nel verificare la congruenza tra la quantità degli articoli selezionati dal Revisore, il giorno delle verifiche, con le quantità presenti sul tabulato.

Se, durante le operazioni inventariali, il Revisore dovesse notare differenze rispetto alle rilevazioni dell’azienda sarebbe auspicabile che estendesse il campione verificato per capire se gli errori interessano tutto il magazzino oppure un’area limitata dello stesso.

Inoltre, egli verifica l’eventuale presenza di merci obsolete, danneggiate, a lento rigiro o in quantità notevolmente eccedente rispetto il normale fabbisogno.

Alla conclusione dei propri controlli, il Revisore Legale attende dalla società il tabulato definitivo delle giacenze di magazzino e procede a confrontare le quantità contenute nel tabulato con le quantità contate in sede di controllo.

Le principali differenze evidenziate vanno discusse con la direzione per capire la natura dello scostamento. A seguito del confronto, dall’ammontare degli errori in valore assoluto si calcola la percentuale di errore complessiva che dovrà essere proiettata sull’intero magazzino. Se il valore ottenuto superasse la significatività operativa potrebbe sussistere un rischio di errore significativo nell’area del magazzino.
Si rammenta che, per la quasi totalità delle imprese commerciali e industriali, l’area del magazzino assume un valore fondamentale. Pertanto è estremamente importante che la stessa venga gestita correttamente e che i valori rispecchino la reale consistenza delle giacenze di fine esercizio.
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