25 maggio 2022

La revisione dei crediti verso clienti

Autore: Gianluca Ponzo
Il revisore legale, nell’effettuare le verifiche di validità e di conformità sulla posta contabile dei crediti verso clienti, deve ottenere elementi probativi sufficienti e necessari a verificare:
  • completezza: contabilizzazione di tutti i crediti all’interno del bilancio;
  • esistenza: sussistenza dei crediti esposti nel bilancio;
  • valutazione: valorizzazione dei crediti al valore di presumibile realizzo.
Occorre, innanzitutto, premettere che l’ampiezza e l’approfondimento delle procedure di revisione dovrebbe avvenire, come per ogni posta di bilancio, in funzione della natura delle operazioni, della significatività operativa (o specifica, se opportunamente calcolata), del rischio di revisione e della dimensione dell’impresa.

La verifica di tale posta si esplica in numerose attività sequenziali ed effettuate in momenti distinti tra loro che è possibile riepilogare, anche se a titolo non esaustivo, in:
  • Fase di interim:
    • verifica delle riaperture patrimoniali: occorre verificare che il saldo riportato nel bilancio di verifica dell’esercizio precedente (e in quadratura con il bilancio d’esercizio approvato) sia in conformità con le riaperture patrimoniali dell’esercizio in corso;
    • verifica dell’affidabilità del controllo interno attraverso test di conformità sul ciclo attivo: il revisore individua la presenza di punti di controllo interno (automatici, manuali e di congruenza) al fine di ridurre il c.d. rischio di revisione residuo;
    • commento con la Direzione (generale e/o commerciale) delle posizioni creditorie scadute con evidenza di una stima preliminare del fondo svalutazione crediti: occorre interloquire con i responsabili aziendali al fine di attestare il calcolo di tale posta di stima nonché verificare l’importo del presunto futuro accantonamento.
  • Fase di prefinal: selezione ed invio delle procedure di conferma esterna ai sensi dell’ISA ITALIA 505 ai clienti (c.d. circolarizzazioni) con un saldo maggiore della significatività operativa (o della significatività specifica se opportunamente calcolata). Tale procedura è utile al revisore per attestare l’asserzione dell’esistenza del credito esposto (senza entrare nel merito della sua valutazione, ovvero il presumibile valore di realizzo)
  • Fase di final: l’approccio che il revisore deve avere in questa fase è “top down” ovvero una analisi della macrovoce così come rappresentata all’interno del bilancio d’esercizio per poi procedere con le analisi di volta in volta a livello inferiore.
    • Predisposizione di una lead, sulla base del bilancio di verifica, ed analisi delle variazioni significative dei dati, anche in funzione della variazione del fatturato aziendale;
    • Per ciò che concerne le fatture emesse occorre:
      • analizzare lo scadenziario crediti verso clienti, coerentemente con le indicazioni contenute all’interno del Principio di Revisione ISA ITALIA 540 (poste di stima);
      • verificare che eventuali crediti in valuta estera siano stati convertiti al cambio vigente alla data di bilancio;
      • verificare la congruenza delle risposte alle lettere di conferma esterna, ai sensi dell’ISA ITALIA 505 ed effettuare le riconciliazioni e/o procedure alternative;
      • quadrare le Ri.ba emesse con le risposte del modulo ABI / REV alla procedura di conferma esterna, ai sensi dell’ISA ITALIA 505 (degli istituti di credito);
      • effettuare la conta fisica delle eventuali cambiali in portafoglio riconciliandole con il valore delle risultanze contabili;
      • verificare la correttezza matematica dei vari partitari ricevuti (es. dello scadenziario crediti verso clienti) nonché la bontà dei dati in esso contenuti;
      • verificare gli incassi dell’esercizio successivo sulle posizioni a maggiore rischio e di maggiore importo.
    • Per ciò che concerne le fatture da emettere occorre:
      • verificare che le fatture da emettere stanziate nell’esercizio precedente siano state tutte emesse nell’esercizio in corso. In caso negativo, è necessario indagare le ragioni del loro mantenimento;
      • verificare che le fatture da emettere stanziate (sia per beni che servizi) nell’esercizio in chiusura siano state emesse nell’esercizio successivo e soprattutto occorre accertare la competenza economica dello stanziamento (attraverso il recepimento di DDT di vendita, rapportini di consegna del servizio, ecc).
    • Per ciò che concerne le note credito da emettere il revisore deve verificare, anche analizzando le note credito emesse nei primi mesi dell’esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio (mediante una selezione dei registri Iva), che tutte le note credito di competenza dell’esercizio siano state correttamente stanziate. Occorre prestare particolare attenzione allo stanziamento delle note credito per premi a clienti (su fatturato e/o su raggiungimento di obiettivi) nonché ai riaddebiti per servizi (soprattutto se Intercompany o verso parti correlate).
Il revisore, sulla base degli elementi probativi raccolti mediante i controlli precedentemente elencati, darà atto di eventuali errori significativi, opportunamente comunicati ma non corretti, all’interno della propria relazione di revisione legale.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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