Il revisore legale nell’effettuare le verifiche di validità e di conformità sulle poste contabili delle immobilizzazioni materiali deve ottenere elementi probativi sufficienti e necessari a verificare:
- completezza: contabilizzazione di tutte le immobilizzazioni all’interno del bilancio;
- esistenza: sussistenza delle immobilizzazioni esposte nel bilancio;
- valutazione: valorizzazione delle immobilizzazioni effettuando un corretto calcolo degli ammortamenti.
Occorre, innanzitutto, premettere che l’ampiezza e l’approfondimento delle procedure di revisione dovrebbe avvenire, come per ogni posta di bilancio, in funzione della natura delle operazioni, della significatività operativa (o specifica, se opportunamente calcolata), del rischio di revisione e della dimensione dell’impresa.
La verifica di tale posta richiede numerose attività sequenziali, da effettuarsi in momenti distinti tra loro che è possibile riepilogare, anche se a titolo non esaustivo, in:
- Fase di interim:
- verifica delle riaperture patrimoniali: occorre verificare che il saldo riportato nel bilancio di verifica dell’esercizio precedente (e in quadratura con il bilancio d’esercizio approvato) sia in conformità con le riaperture patrimoniali dell’esercizio in corso;
- verifica dell’affidabilità del controllo interno attraverso test di conformità sul ciclo delle immobilizzazioni: il revisore individua la presenza di punti di controllo interno (automatici, manuali e di congruenza) al fine di ridurre il c.d. rischio di revisione residuo. In particolare, occorre verificare i requisiti di capitalizzazione, l’individuazione della corretta classificazione del cespite e delle percentuali di ammortamento, il mantenimento all’interno del bilancio del valore residuo;
- effettuazione dell’inventario fisico dei cespiti presenti in magazzino (con maggior valore residuo) al fine di valutarne la reale sussistenza. Si consiglia di unire tale procedura all’inventario di magazzino e verificare, a campione, gli acquisti dell’anno con imponibile maggiore della significatività complessiva.
- Fase di final: l’approccio che il revisore deve avere in questa fase è “top down” ovvero deve basarsi sull’analisi della macro-voce così come rappresentata all’interno del bilancio d’esercizio per poi procedere con le analisi di volta in volta a livello inferiore, di seguito riepilogate:
- predisposizione di una lead, sulla base del bilancio di verifica, con indicazione degli incrementi e decrementi per tipologia di mastri conto e per classi di aggregazioni;
- ottenimento del libro cespiti con il quale identificare le categorie di cespite, la loro composizione, i costi storici, i fondi ammortamento oltre che le movimentazioni dell'anno. Le attività dovranno essere volte a:
- quadrare le movimentazioni dell’anno in corso e la consistenza finale del libro cespiti con la lead precedentemente costruita;
- verificare la correttezza matematica delle somme indicate all’interno del libro cespiti (attraverso la procedura di revisione di ricalcolo);
- verificare la congruenza delle aliquote di ammortamento (ed eventuali variazioni delle aliquote rispetto all’anno precedente);
- effettuazione del ricalcolo del fondo ammortamento alla data di chiusura e dell’ammortamento annuo per le categorie di cespiti più rilevanti;
- selezione, per ogni categoria di cespite ritenuta significativa, di un campione considerato significativo dal totale degli incrementi dell'anno e verifica della documentazione probativa a supporto delle capitalizzazioni. In particolare, occorre verificare:
- per gli incrementi derivanti da fatture, la congruenza dell’incremento contabilizzato con le fatture di acquisto, i ddt / cmr / rapportini di consegna, i verbali di collaudo, i contratti ed i pagamenti. L’ampiezza della documentazione dovrà essere valutata sulla base dell’importo del cespite e in riferimento alla significatività complessiva;
- per gli aumenti derivanti da incrementi per lavori interni, la congruenza dell’incremento contabilizzato con i rapportini di lavoro, con il progetto capitalizzato;
- che il valore di iscrizione in contabilità sia corretto (costo d’acquisto, oneri accessori, valore di vendita e correttezza del valore di decremento del fondo, del calcolo delle eventuali plusvalenze o minusvalenze),
- che la classificazione sia appropriata;
- che sussistano le condizioni di utilità pluriennale e di destinazione ad utilizzo durevole;
- selezione, per ogni categoria di cespite ritenuta significativa, di un campione considerato significativo dal totale dei decrementi dell'anno e verifica della documentazione probativa a supporto del decremento, con particolare riferimento a:
- fattura di vendita;
- libro cespiti per identificare il cespite e riperformare il calcolo dell’eventuale plus / minusvalenza;
- altre verifiche:
- verificare periodicamente l’esistenza (e la congruenza dei massimali) di polizze assicurative volte alla salvaguardia del parco cespiti;
- se presenti, verificare la congruenza del valore residuo delle principali immobilizzazioni con perizie terze o visure catastali;
- poste da attenzionare in maniera critica:
- cessioni / acquisizioni di immobilizzazioni intercompany con emersione di una plusvalenza significativa da parte del cedente;
- Immobilizzazioni presso terzi (soprattutto stampi o macchinari) ed eventualmente impostazione di una procedura di conferma esterna, ai sensi dell’Isa Italia 505 volta ad accertare l’esistenza fisica degli stessi;
- acconti a fornitori non movimentati;
- spese di manutenzione straordinaria capitalizzate che siano effettivamente relative a miglioramenti del cespite o volte ad aumentare la sua vita utile.
Il revisore, sulla base degli elementi probativi raccolti mediante i controlli precedentemente elencati, darà atto di eventuali errori significativi, opportunamente comunicati ma non corretti, all’interno della propria relazione di revisione legale.