Numerose sono le attività nelle quali si articola il lavoro di revisione così come le fasi che compongono il processo di revisione e nell’esecuzione di tali attività il revisore ha l’obiettivo di verificare il sistema interno di controllo e di verificare l’adeguatezza delle poste di bilancio mitigando così il rischio legato alle singole asserzioni. In questo articolo verrà esaminata nello specifico la revisione delle voci di bilancio che fanno riferimenti ai debiti e agli acquisti di aziende industriali e commerciali, secondo i principi contabili italiani (OIC).
Per svolgere la revisione del ciclo acquisti e debiti il revisore deve porre l’attenzione sui debiti relativi ad operazioni di acquisto di merci o servizi e debiti verso fornitori entro e oltre l’esercizio, debiti verso imprese controllate, collegate, controllanti e debiti rappresentati da titoli di credito in relazione alla contabilizzazione delle cambiali commerciali passive.
Ancora, deve valutare i costi per l’acquisto di materie prime e di consumo di merci, compresi anche i costi accessori o l’IVA non recuperabile e i costi per servizi e godimento di beni di terzi con riferimento anche ai costi di affitto o canoni di leasing. Obiettivo primario del revisore è quello di valutare se tali voci di bilancio siano avvenute effettivamente nel corso dell’esercizio e rilevate in contabilità seguendo quindi il principio della completezza; deve analizzare l’esistenza e quindi la registrazione in bilancio di tutte le operazioni in esame e deve verificare se gli importi relativi siano stati riportati in contabilità per il loro effettivo valore e ammontare seguendo anche la giusta classificazione di tutti gli elementi che compongono il bilancio di esercizio nel corretto periodo di competenza.
Tuttavia, il revisore svolge le procedure di valutazione del rischio intrinseco normalmente attraverso le informazioni che derivano dalla direzione della società che il revisore inizia ad esaminare già in sede di accettazione e valutazione dell’incarico e che prosegue nella fase di pianificazione e attraverso le procedure di analisi comparativa; non solo, nelle indagini del rischio egli dovrà tenere conto di un aspetto importante quale la conoscenza del settore e del contesto normativo in cui l’impresa opera fino al completamento dell’incarico di revisione.
Nel processo di valutazione e identificazione del rischio di errori significativi per il ciclo degli acquisti e dei debiti potrebbe emergere un rischio intrinseco di errore nella determinazione delle fatture da ricevere a causa della presenza di contratti di acquisto nei quali il costo è variabile in funzione di indicatori. Ancora, un errore di rilevazione delle differenze cambio potrebbe essere causato dalla presenza di molti fornitori esterni che operano con una valuta diversa dall’euro oppure potrebbe sorgere un errore nella determinazione di rettifiche del costo di acquisti in presenza di contratti che prevedono sconti riferiti a volumi acquistati di cui la quantificazione risulta complessa. Nel caso in cui una società dovesse registrare un decremento significativo del valore dei costi di acquisti oppure una variazione inaspettata del margine industriale rispetto all’esercizio precedente, sarà obiettivo e obbligo del revisore approfondire le motivazioni di tali variazioni con la direzione aziendale e qualora ci sia assenza di motivazioni ritenute plausibili egli dovrà considerare il rischio intrinseco di errore più elevato.
Tale rischio per il ciclo acquisti e debiti in un’impresa commerciale o industriale, in circostanze ritenute normali, è valutato basso quando la determinazione dell’esistenza e della corretta rilevazione dei debiti in bilancio deriva da transazioni non soggette a stima o valutazioni da parte del revisore e che quindi richiedono un giudizio elevato da parte della direzione dell’impresa.
Al contrario, il revisore valuterà livelli di rischio elevati nel caso di operazioni con parti correlate non regolate a condizioni di mercato oppure non considerate nella normale attività di impresa e ciò potrebbe addirittura indicare la presenza di un potenziale rischio di frode. Infine, ulteriore obiettivo del revisore in questo ambito è lo svolgimento di indagini e ispezioni comprendendo a pieno il funzionamento delle procedure aziendali.
Tale attività è definita walkthrough e consente di evidenziare come le transazioni rilevanti per il ciclo acquisti siano iniziate e rilevate in contabilità dalle procedure interne della società e ciò consente al revisore di comprendere il ciclo passivo e di selezionare i controlli rilevanti per l’attività di revisione. In conclusione, per una maggiore comprensione del ciclo acquisti e debiti, il revisore predisporrà un elenco dei rischi che maggiormente potrebbero avere un impatto sul bilancio con riferimenti anche ai controlli applicabili al ciclo in esame e posti in essere dal revisore a presidio di tali rischi.
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