Il Revisore Legale per quanto riguarda le procedure da adottare per l’accettazione ed il mantenimento dell’incarico deve far riferimento al
principio ISA 315.
Le principali raccomandazioni del predetto principio prevedono:
- indagini presso la direzione ed altri soggetti all’interno dell’azienda che, a parere del Revisore Legale, potrebbero essere in possesso di informazioni per aiutarlo ad identificare i rischi di errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti ed eventi non intenzionali;
- procedure di analisi comparativa;
- osservazioni ed ispezioni.
Per valutare i rischi associati al potenziale cliente da revisionare, il Revisore Legale, deve raccoglie una serie di informazioni che può comunque attingere da fonti pubbliche (ad esempio visura camerale). Infatti da tale documento può verificare:
- se l’azienda ha proceduto al regolare deposito dei bilanci;
- la corporate governance;
- i proprietari;
- i poteri di firma;
- tutte le operazioni straordinarie poste in essere nel passato;
- tutte le variazioni effettuate;
- eventuali protesti a carico dell’impresa;
- l’operatività, la data di costituzione e le attività svolte.
Relativamente alle indagini da effettuare presso la sede possono essere acquisite informazioni e documenti attraverso interviste agli
amministratori, ai direttori, al management ed al collegio sindacale, oltre a poter anche sentire l’OdV ex
D.Lgs. 231/2001(previa autorizzazione della società) ed acquisire tutta la documentazione necessaria (quale ad esempio copia delle dichiarazioni fiscali, organigramma aziendale, ultimi bilanci approvati, eventuali lettere di suggerimento del precedente organo di revisione e quant’altro ritenuto utile).
Normalmente, oggi, il Revisore Legale svolge anche ricerche via internet (tramite parole chiave quali il nome dell’azienda, i componenti della società con ruoli chiave, il tipo di attività svolta, tipo di prodotti e/o servizi offerti e quant’altro ritenuto utile).
Tale tipo di ricerca permette di verificare se la società è stata sottoposta ad eventuali indagini, se ha avuto sanzioni amministrative, il sospetto di frodi e/o atti illegittimi, pubblicità negativa, eventuali legami con società e/o persone di discutibile etica e morale ecc.
Le procedure di
analisi comparativa contribuiscono a far capire al Revisore Legale le qualità della società, il contesto in cui la stessa opera ed i principali fattori che caratterizzano l’informazione finanziaria di bilancio.
Le procedure di
analisi comparativa consentono quindi, al Revisore Legale, di comprendere: i flussi di cassa della società, la posizione finanziaria della stessa, i conseguenti risultati operativi, la valutazione delle prospettive della società di operare in continuità.
In tutti i modi, per approfondire tali aspetti è opportuno che siano acquisiti ed analizzati almeno i bilanci dei due esercizi precedenti.
Nell’analisi dei predetti bilanci, il Revisore Legale, deve porre particolare attenzione alle voci significative, ai criteri di valutazione utilizzati, alle stime effettuate, all’informativa resa nella Nota Integrativa, nella Relazione sulla Gestione e principalmente alla eventuale presenza di andamenti anomali o poco chiari.
Per il completamento della procedura di valutazione del
“rischio incarico” è necessario definire le carte di lavoro relative alla documentazione dei rischi significativi identificati e le informazioni rilevanti acquisite nella valutazione preliminare.
In fine è utile ricordare che, per il completamento di tutte le procedure previste per l’accettazione ed il proseguimento dell’incarico, è utile l’uso di check-list quali parti integranti delle attività preliminari.
Le check-list, se ben utilizzate, consentono di ripercorrere tutti gli step delle attività svolte e di verificare la completezza del lavoro.
Queste ultime non sono carte di lavoro ma contribuiscono ad aiutare il Revisore Legale nell’attività di intervista, raccolta documenti ed informazioni e facilitano il ripercorrere dell’attività svolte e da svolgere.