Il Revisore Legale degli EELL, fatto salvo quanto stabilito dalla legge e dal regolamento di contabilità dell’Ente, può organizzare e regolare il proprio lavoro e funzionamento in maniera totalmente autonoma (qualora dovesse trattarsi di organo collegiale, tale prerogativa spetta al Presidente). Come enunciato nei Principi di vigilanza e controllo, per ciò che riguarda le sedute e, dunque, la convocazione, la verbalizzazione e la votazione, il Revisore Legale ha il potere di organizzarsi come meglio preferisce e secondo la propria metodologia di lavoro, salvo diverse disposizioni previste nel regolamento di contabilità dell’Ente Locale.
Una corretta organizzazione dell’attività di revisione passa attraverso la fase di pianificazione e successivamente dalla fase di programmazione. La prima consente di analizzare le caratteristiche e le peculiarità della realtà da sottoporre a revisione, definire le linee generali del processo di revisione e successivamente articolare un piano dettagliato del lavoro da effettuare.
La seconda consiste invece nel declinare tali linee generali in base alle varie aree da sottoporre a revisione oltre a calendarizzare le verifiche trimestrali ed altri adempimenti obbligatori per i quali il Revisore Legale dovrà formulare il proprio parere. Quindi è consigliabile predisporre dei modelli (check list/fac-simili verbali ed altra documentazione necessaria) al fine di predisporre una documentazione di base che possa essere utile a comprovare il lavoro svolto nonché utili ad ottenere gli elementi probativi, validi e sufficienti, ai fini dell’espressione del proprio giudizio. Si tratta, in realtà di poter avere a diposizione i necessari strumenti operativi che, non avendo rango di principio, non sono vincolanti e possono essere declinati a discrezione dello stesso Revisore Legale. È opportuno sottolineare che il Revisore Legale deve fornire evidenza:
- della modalità di pianificazione e svolgimento della revisione in conformità ai Principi di vigilanza e controllo ed alle disposizioni di legge e regolamento (e quindi della natura, tempistica ed estensione delle procedure);
- dei risultati ottenuti in base alle procedure di revisione effettuate e degli elementi probativi acquisiti a supporto del proprio giudizio;
- degli aspetti significativi che sono emersi nel corso della revisione legale effettuata;
- delle conclusioni raggiunte;
- degli eventuali giudizi professionali significativi emessi.
In conclusione, il Revisore Legale, una volta analizzato il sistema e la sua struttura organizzativa dell’Ente (compreso il controllo interno) e mappate le aree da revisionare (al fine di individuare eventuali criticità e la relativa significatività), potrà procedere alla programmazione delle varie verifiche, stabilendone le modalità e le tempistiche