20 ottobre 2021

Pianificazione dell’attività di revisione legale

Autore: Daniele Sirianni e Alfonso Falace
L’Isa 300 tratta l’attività di pianificazione della revisione legale. Tale attività rappresenta una delle fasi cruciali antecedente l’accettazione dell’incarico. In realtà, una buona ed accurata pianificazione rappresenterà il processo finalizzato a ridurre il rischio di revisione. Infatti, le decisioni assunte in questa “anteprima” vengono normalmente formalizzate in due documenti: la strategia generale ed il piano di revisione.

È inutile ribadire che l’organizzazione della propria attività è di fondamentale importanza in qualsiasi ambito di lavoro, ma nella revisione legale assume un ruolo indispensabile in quanto le criticità da affrontare sono molteplici e di varia natura. Conseguentemente, prima di iniziare con all’attività di pianificazione, è necessario acquisire tutti gli elementi necessari ed indispensabili che possano permettere di focalizzare i punti di forza e le criticità dell’incarico, in particolare:
  • una buona ed accurata conoscenza dell’azienda e della sua attività, acquisendo informazioni sul settore in cui l’impresa opera, sugli aspetti finanziari, sul tipo di informativa amministrativo-contabile, sulle strategie adottate, sui mercati di riferimento;
  • grado di affidabilità del sistema di controllo interno;
  • le procedure di analisi comparativa, volte ad identificare l’esistenza di eventi inusuali;
  • preliminare identificazione delle componenti, delle classi di operazioni e dei saldi contabili maggiormente significativi;
  • attenta identificazione di tutti gli eventuali rischi del processo di revisione legale.

Ciò fatto, bisognerà procedere con il primo passo dell’attività di pianificazione che consiste nell’individuazione della strategia generale per la definizione della portata, della tempistica e della direzione della revisione legale.

In questa fase si procederà, dunque, a:
  • determinare gli obiettivi dell’incarico con riferimento all’emissione delle relazioni, per pianificare la tempistica della revisione e la natura delle comunicazioni previste;
  • individuare, natura, tempistica ed entità delle risorse atte e necessarie allo svolgimento dell’incarico di revisione legale;
  • prendere in considerazione tutti i fattori significativi al fine di una migliore coordinazione del team di lavoro preposto allo svolgimento del lavoro, impiegando ogni singola risorsa in specifiche aree di revisione, quali l’utilizzo di membri del team con appropriata esperienza per aree ad alto rischio o, il coinvolgimento di esperti per le materie più complesse e quant’altro ritenuto utile;
  • gestire, dirigere e supervisionare tutte le risorse impegnate nel lavoro di revisione legale, con particolare riferimento a tempistica nei processi di lavoro, durata delle riunioni, tempi di organizzazione e consultazione con il team di lavoro, modalità di svolgimento delle attività di riesame da parte del responsabile del team (manager), quali risorse impiegare durante la fase interim e nelle successive date prossime a quella della chiusura.

Il revisore legale, una volta definita la strategia, provvederà all’elaborazione del piano di revisione dettagliato nella strategia, nella natura, nella tempistica ed estensione delle procedure di valutazione del rischio, nelle procedure di risposta (a livello di asserzioni) e nelle altre procedure necessarie per la conformità agli ISA Italia.

Gli eventuali rischi pervasivi identificati a livello di bilancio, come ad esempio quelli legati a carenze significative nell’ambiente di controllo o quelli legati ad eventuali frodi che potrebbero potenzialmente coinvolgere diverse asserzioni, dovranno essere fronteggiati dal revisore legale attraverso risposte generali che dovranno anche includere, ad esempio, l’indispensabile uso dello “scetticismo professionale”, la necessità di includere elementi di imprevedibilità nelle procedure oltre ad eventuali modifiche al piano di audit.

In caso contrario, tutte le risposte ai rischi individuati, con riferimento alle voci di bilancio e alle singole asserzioni, includeranno i test di conformità sulle procedure di controllo interno e i test di validità sulle transazioni e i saldi di bilancio, la cui natura ed estensione è in funzione diretta del livello di rischio valutato.

A titolo esemplificativo la circolarizzazione dei clienti risponderà all’esigenza di fornire risposte all’asserzione dell’esistenza dei crediti iscritti in bilancio. In ragione di ciò, i test di conformità sul ciclo attivo, che partono dall’ordine del cliente per arrivare all’incasso del credito, potrebbero attenuare il rischio che in bilancio siano iscritti crediti inesistenti.

È opportuno sottolineare che, durante lo svolgimento dell’attività di revisione legale, è necessario che non ci si focalizzi su determinati aspetti normalmente già assodati. Vi è anche da precisare che durante l’esecuzione dell’incarico si potrebbero inoltre verificare eventi inattesi, cambiamenti di talune condizioni, oppure conoscenza di nuove informazioni; sarebbe pertanto un errore non modificare ed adattare la pianificazione redatta alle nuove variabili acquisite.
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