È ormai evidente che, per le società, specie di piccole dimensioni, adempiere all’obbligo della nomina del revisore legale comporta oneri non indifferenti, sia in termini di risorse finanziarie sia in termini di adeguamento strutturale della propria governance aziendale.
Per tutte quelle società scarsamente strutturate (la maggioranza) e finanziariamente in equilibrio instabile, ciò può significare non solo costi di esercizio maggiori, ma anche e principalmente una poco apprezzata visibilità nei confronti dei terzi interessati, che in questo modo potrebbero prendere atto degli eventuali punti di debolezza dell’attività della società.
Tuttavia non bisogna mai sottovalutare un fondamentale aspetto: per un imprenditore, far emergere i punti deboli del proprio business è sicuramente una grande opportunità da non lasciarsi scappare.
In primo luogo bisogna capire che avere dei revisori legali che verificano in modo oggettivo i propri conti e quindi i risultati della propria attività imprenditoriale significa poter affrontare e correggere tutti quei problemi poco visibili all’occhio dell’imprenditore.
È anche importante considerare che l’analisi ed il controllo dei conti dell’azienda consentirà, all’imprenditore, di muoversi a ritroso lungo tutta la catena organizzativa della propria azienda per verificarne gli anelli deboli ma anche i punti di forza.
In particolare:
- centri di costo nascosti nelle pieghe di un’attività frenetica;
- distorsioni nell’organizzazione amministrativa per scarsa attenzione;
- ottimizzazione delle tempistiche di lavoro (sempre scarsamente considerate);
- rapporti con i fornitori da rivedere e modificare (scarsamente controllate);
- numero e formazione della forza lavoro (spesso inadeguati);
- controllo interno di gestione (mai preso in considerazione);
- altre innumerevoli circostanze (mai considerate dall’imprenditore).
La revisione legale, quindi, rappresenta per le società un fondamentale tassello per lo sviluppo della propria attività oltre ad una vera e propria risorsa consulenziale anche perché, solitamente, i revisori legali sono professionisti esperti in consulenza aziendale e management che contribuiscono ad aiutare l’imprenditore attraverso utili consigli e suggerimenti focalizzati all’ottimizzazione dei processi di sviluppo e delle attività.
Vi è inoltre da sottolineare che la revisione legale non dispiega i suoi effetti benefici soltanto verso l’interno dell’azienda in quanto una certificazione professionale dei conti consente anche di interagire con banche, istituti di credito, fornitori e partner imprenditoriali, con una maggiore autorevolezza e, di conseguenza, con maggiore forza contrattuale, oltre ovviamente a consentire l’eventuale accesso a specifici bandi e gare d’appalto indetti da enti pubblici e privati.
Secondo quanto appena illustrato, l’attività di revisione è, di fatto, una supervisione effettuata da professionisti al di sopra delle parti, delle scelte imprenditoriali e delle tecniche organizzative compiute dai titolari e/o dal management, che ha la possibilità di mettere in discussione sia la validità dei dati, complessivamente o di singole aree di business, sia le impostazioni stesse del business. Quanto detto può indubbiamente avere un impatto significativo sulla governance aziendale, orientando i relativi vertici a fare resistenza rispetto all’analisi e alle conclusioni dei revisori legali soprattutto se dai risultati delle analisi dipendono concessioni di credito o partnership strategiche.
Concludendo, la revisione legale deve essere vista come un’opportunità al fine di acquisire informazioni preziose per aggiornare il proprio modello di business e per meglio organizzare i processi di sviluppo intrapresi dalla governance e/o management.
Il management (o il titolare) che interpreta le funzioni del revisore legale come “interferenze” e/o limitazioni della propria libertà di scelta e di creatività imprenditoriale contribuirà alla creazione solo di consistenti danni all’azienda in quanto ne rallenterà l’evoluzione e ne ridurrà la competitività.
Il revisore legale, quindi, deve essere visto esclusivamente come un prezioso collaboratore e un valido compagno di viaggio in grado di fornire all’azienda enormi potenzialità, verso l’interno, e grande autorevolezza verso l’esterno.