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È inammissibile l’impugnazione dell’estratto di ruolo sulla base della dedotta invalidità della notifica della cartella di pagamento, salvo che il debitore dimostri la sussistenza di un interesse ad agire come delineato nell'art. 12, comma 4-bis, D.P.R. n. 602/1973, introdotto dall'art. 3-bis D.L. n

Nell’ordinanza n. 17528/2024, pubblicata ieri, la Corte di cassazione (Sez. 5 civ.) si sofferma sul concetto di "abitazione principale" utilizzato dall'art. 67, comma 1, lett. b), TUIR, e afferma il seguente principio di diritto: «in caso di cessione, entro il quinquennio dall'acquisto, di un immobi

Con la Risoluzione n. 32 del 24 giugno 2024 l’Agenzia delle Entrate ha istituito la causale contributo per il versamento, tramite modello F24, delle somme derivanti dal recupero delle prestazioni pensionistiche dovute dagli iscritti all’Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industri

L’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 31/E sopprime il codice tributo “8200” per il versamento, tramite modello F24 ELIDE, delle somme dovute per la definizione di cui all’art. 36, comma 2, del decreto-legge 124/2019. Il predetto articolo prevede che il mantenimento del diritto a benefic

L’avviso di accertamento è validamente emesso prima del termine di sessanta giorni di cui all’art. 12, comma 7, L. n. 212 del 2000 in caso di “conclamata pericolosità fiscale” del contribuente. È quanto emerge dalla lettura dell’ordinanza n. 8771/2024 della Corte di cassazione (Sez. 5 civ.) relativa

In tema di società in accomandita, il socio accomandante è privo di legittimazione, attiva e passiva, rispetto alle obbligazioni IVA riferibili alla società, salvo l'ipotesi in cui si sia ingerito nell'amministrazione. È quanto emerge dalla lettura della breve ordinanza n. 17106/2024 della Corte

La Corte di cassazione ha precisato che l'Amministrazione finanziaria può ricorrere alla procedura di cui all'art. 36-bis del D.P.R. n. 600 del 1973, o a quella analoga di cui all'art. 54-bis del D.P.R. n. 633 del 1972, anche per rettificare l'imposta indicata in dichiarazione in base all'applicazio

La Cassazione con l’ordinanza n. 16364 dell’11/06/2024 ha ritenuto che il diritto di deduzione dei costi derivanti da operazioni soggettivamente inesistenti è condizionato dalla prova a carico della parte contribuente in ordine alla loro esistenza, effettività, certezza ed inerenza. L’ordinanza a

L’articolo 3 del D.lgs. 127/2015 prevede la possibilità di ridurre di due anni (ovvero da cinque a tre anni successivi a quello di avvenuta presentazione della dichiarazione dei redditi) i termini di decadenza del potere di accertamento dell’Amministrazione Finanziaria ai fini delle imposte sui redd

Quanto rappresentato nella prima parte in ordine al criterio del riparto dell’onere della prova non può non valere anche in ordine ai costi, dal momento che l’unica eccezione che mantiene l’onere della prova a carico del contribuente è esclusivamente quella prevista in materia di rimborsi d’imposta.