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Il nuovo “onere probatorio rafforzato” a carico del Fisco torna a far parlare di sé. Stavolta è la Corte di Giustizia Tributaria di II° grado della Puglia, sezione 5, con la sentenza n. 790/2023 depositata in data 17/03/2023 (Presidente: Sardiello; Relatore: De Gaetanis) ad applicarlo per risolve

La Corte di cassazione (Sez. I civ., ord. n. 12567/2023) ha ribadito il principio di diritto secondo cui la ricognizione di debito avente data certa anteriore alla dichiarazione di fallimento del suo autore è opponibile alla massa dei creditori, in quanto deve presumersi l'esistenza del rapporto fon

In caso di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche obbligatoria, occorre comunque un’espressa motivazione, sia pur concisa, sul “periculum in mora” che giustifichi l’apposizione del vincolo sui beni appartenenti o riconducibili all’indagato, posto che la natura obbligatoria della confi

La Corte di cassazione (Sez. I civ.), con l’ordinanza n. 11041/2023, si è pronunciata in tema di azione di responsabilità nei confronti degli amministratori di società di capitali e, in particolar modo, si è soffermata sulla questione della ripartizione dell’onere della prova tra attore e convenuto.

Non è ancora sopito il contrasto giurisprudenziale relativo alla validità delle notifiche di atti esattoriali e tributari sostanziali a mezzo posta elettronica certificata da indirizzi non presenti in pubblici registri. Come noto, tale eccezione trova fondamento sul fatto che sia l’Agenzia delle

Le Sezioni Unite penali della Corte di cassazione, con la sentenza n. 17615 pubblicata ieri, hanno affermato che la riformulazione dell’art. 132 del D.lgs. n. 385 del 1993 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia - TUB)1, ad opera dell’art. 8, comma 2, del D.lgs. n. 141 del 2010, ha

Non è possibile ammettere il deposito di documenti, tardivamente depositati in primo grado di giudizio, nel secondo grado, in quanto gli stessi non possiedono il requisito della novità, essendo nella piena disponibilità della parte resistente sin dall’introduzione della lite. Così statuisce la Co

La sottoscrizione di una polizza assicurativa con denaro di provenienza illecita può configurare il reato di autoriciclaggio (art. 648-ter.1 c.p.)1. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 9923/2024 della Corte di cassazione (Sez. 2 pen.) depositata ieri. Il caso - L’imputata ha impugnato

La Corte di Cassazione (Sez. 1 civ.), con la sentenza 3565/2024, si espressa in tema di controversie sull’applicazione delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali, precisando i contorni del diritto di accesso ai dati identificativi dei beneficiari delle polizze vita da parte degli

Nell’ambito del contenzioso tributario, l’articolo 19 del D.Lgs n. 546/1992, dispone che, tra gli atti impugnabili, vengono inseriti il rifiuto espresso o tacito sull'istanza di autotutela obbligatoria e il solo rifiuto espresso sull'istanza di autotutela facoltativa. È quanto si evince da un’attent