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Le Sezioni Unite penali della Corte di cassazione si sono espresse a proposito dell’ambito applicativo del divieto di giustificare la legittima provenienza dei beni che formano oggetto della confisca c.d. “allargata” considerando il denaro utilizzato per acquistarli che sia provento o reimpiego di e

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 3470 del 07/02/2024 è tornata a pronunciarsi in ordine all’inerenza delle somme corrisposte alle ASD per obblighi di sponsorizzazione, avverso i quali l’Ufficio li riteneva deducibili solo parzialmente nella misura del 20% per mancata corrispondenza geografi

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 3220 del 05/02/2024 è tornata a ribadire l’inesistenza di un obbligo procedimentale generalizzato in ordine all’instaurazione del contraddittorio preventivo prima della notifica dell’atto impositivo. Per il giudice di Cassazione tale obbligo sussiste solt

In caso di continuazione dell'attività di impresa del de cuius da parte degli eredi non si configura una mera comunione di godimento, ma, fino all'iscrizione nel Registro delle imprese, una società di fatto o irregolare, con conseguente responsabilità solidale e illimitata di tutti i soci ex art. 22

La Quinta Sezione Penale della Corte di cassazione, con la sentenza n. 3211/2024 (dep. 16/01/2024), si è espressa con riguardo al delitto di rivelazione di segreti scientifici o industriali, spiegando he esso è configurabile ogniqualvolta sia indebitamente rivelato un segreto riguardante anche una s

La Corte di Cassazione (Sez. 1 civ.), con l’ordinanza n. 3922/2024, è tornata a pronunciarsi in materia di accertamento dello stato passivo, con riferimento all’eccezione di inadempimento sollevata dal Curatore verso i componenti del Collegio sindacale della fallita. In proposito – per quanto qui

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chiarito la nozione di somme residuate dalla liquidazione e attribuite al socio della società cancellata dal Registro delle imprese. In proposito, gli Ermellini hanno affermato il seguente principio di diritto: «in tema di credito non soddisfatto verso la società di capitali cancellata dal regist

La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 2311 del 23/01/2024 è stata investita della questione relativa all’istituto fiscale dell’enunciazione e più precisamente in ordine all’idoneità del contenuto informativo di un decreto ingiuntivo ai sensi dell’art 22 TUR.

Premessa L’Orientamento della

Non aver dichiarato i precedenti penali rende perseguibile il percettore del reddito di cittadinanza anche a fronte del silenzio sul punto del modello di domanda. La legge, infatti, non ammette ignoranza. È quanto si evince dalla lettura della sentenza n. 5999/2024 della Corte di cassazione (Sez.