28 aprile 2023

“Parco Agrisolare”: contributi per installazione di impianti fotovoltaici su edifici ad uso produttivo

Il decreto del Masaf programma le residue risorse per circa 1 miliardo di euro

Autore: Pietro Mosella
È stato emanato il 19 aprile 2023 il Decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), con il quale vengono programmate le residue risorse della misura “Parco Agrisolare”, per un importo di circa 1 miliardo di euro. Il provvedimento sarà adesso trasmesso alla Commissione europea per la relativa autorizzazione a cui seguirà la pubblicazione del bando.

Il citato decreto, nello specifico, reca gli interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare” (si veda sul punto anche l’articolo “Contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici” del 30 giugno 2022).

Esso fornisce le direttive necessarie all’attuazione della summenzionata misura “Parco Agrisolare”, tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione dei suindicati impianti fotovoltaici. Il soggetto attuatore dell'intera misura è il Gestore Servizi Energetici (GSE).

Criteri e risorse - L’investimento persegue l’obiettivo climatico-ambientale di contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici ed alla loro mitigazione tramite la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica.

Il decreto in questione, definisce i criteri e le modalità di erogazione delle risorse e, in particolare:
  • a) i criteri per la concessione dell’aiuto individuale ai soggetti beneficiari e la relativa entità dello stesso;
  • b) la procedura per l’ammissione all’aiuto;
  • c) i criteri di verifica e le modalità di concessione dell’aiuto.
Per gli anni dal 2022 al 2026, le risorse ammontano a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2. e, a seguito del decreto del 21 dicembre 2022 e del decreto del 30 marzo 2023, risultano risorse residue pari a 993.031.470,19 euro.

Le risorse residue suddette, sono destinate alla realizzazione di interventi come di seguito descritti e nelle forme di cui all’Allegato A:
  • alle imprese del settore della produzione agricola primaria, per una quota pari a 693.031.470,19 euro;
  • alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli (tabella 2A di cui all’Allegato A del Decreto), per un importo pari a 150 milioni di euro;
  • alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (tabella 3A di cui all’Allegato A del Decreto), per un importo pari a 75 milioni di euro;
  • alle imprese del settore della produzione agricola primaria (tabella 4A di cui all’Allegato A del Decreto), per un importo pari a 75 milioni di euro.
Agli interventi realizzati, viene riconosciuto un finanziamento in conto capitale con le intensità d’aiuto così come indicato all’articolo 5 del decreto in commento, con le relative maggiorazioni ove previste, rispetto alla spesa ammessa.

I beneficiari – Come indicato all’articolo 4 del decreto in esame, sono soggetti beneficiari:
  • a) gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • b) le imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO di cui all’Avviso da emanarsi ai sensi dell’articolo 13;
  • c) indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del D. Lgs. n. 228/2001;
  • d) i soggetti di cui alle lett. a), b) e c) costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee d’imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).
Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro. Resta inteso che può presentare domanda il soccidario con un volume d’affari inferiore a 7.000 euro, a condizione che il valore del relativo contratto di soccida sia superiore a 7.000 euro nell’anno precedente la richiesta.

I soggetti beneficiari indicati in precedenza, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, devono possedere i seguenti requisiti:
  • a) essere regolarmente costituiti ed iscritti come attivi nel Registro delle imprese;
  • b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e possedere capacità di contrarre con la P.A.;
  • c) non essere soggetti a sanzione interdittiva o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’articolo 14 del D. Lgs. n. 81/2008;
  • d) non avere amministratori o rappresentanti che si siano resi colpevoli, anche solo per negligenza, di false dichiarazioni suscettibili d’influenzare le scelte delle P.A. in ordine all’erogazione di contributi o sovvenzioni pubbliche;
  • e) essere in condizioni di regolarità contributiva, attestata da Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC);
  • f) non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coattiva o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • g) non essere destinatari di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale ed incompatibile con il mercato interno ed essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • h) non essere stati destinatari, nei tre anni precedenti alla domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Masaf, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
  • i) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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