In tema di avviso di accertamento, deve escludersi il vizio di motivazione per il solo fatto che i verbali di atti d’indagine di altri Stati, su cui può fondarsi legittimamente l’accertamento in materia di IVA, quale imposta armonizzata, non siano stati allegati o riprodotti integralmente, ma siano solo menzionati nel pvc, regolarmente notificato al contribuente. Infatti, da un lato, l'Amministrazione Finanziaria deve porre
il contribuente in grado di conoscere la pretesa tributaria nei suoi elementi essenziali, ma non è tenuta a
includere nell'avviso la notizia delle prove, e dall’altro lato per il diritto comunitario è sufficiente che le
informative delle amministrazioni estere siano in qualunque modo accessibili al contribuente, anche in
forma riassuntiva, e possano essere contestate attraverso l’impugnazione dell’atto che le recepisce.
È quanto afferma la sentenza n. 26472/2014 della Corte di Cassazione – Sezione Tributaria.
Per sbloccare i contenuti,
Abbonati ora o acquistali singolarmente.
-
Accertamento. Indagini estere (92 kB)
Accertamento. Indagini estere - Giustizia & Sentenze N. 37-2015
€ 5,00
(prezzi IVA esclusa)
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata