Nel processo tributario deve ritenersi ammissibile l’atto di appello proposto dall’Ufficio competente che reca in calce la firma illeggibile di un funzionario che sottoscrive in luogo del direttore titolare. Infatti, se la controparte non è in grado di eccepire e provare che il sottoscrittore dell’atto non appartiene all’Ufficio appellante o che sia stato usurpato il potere di impugnare la sentenza di primo grado, si deve presumere che l’atto proviene dall’Ufficio e ne esprime la volontà. È quanto emerge dalla sentenza 19 giugno 2013, n. 15317 della Corte di Cassazione.
Per sbloccare i contenuti,
Abbonati ora o acquistali singolarmente.
-
Appello tributario. Sottoscrizione illeggibile (131 kB)
Appello tributario. Sottoscrizione illeggibile - Giustizia & Sentenze N. 53-2013
€ 5,00
(prezzi IVA esclusa)
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata