Lo scopo mutualistico non esclude la natura commerciale dell'impresa, con la conseguenza che la struttura consortile può svolgere un'attività commerciale propria verso terzi e può quindi allontanarsi dal modello neutrale verso le proprie consorziate, con possibile disallineamento fra le reciproche fatturazioni. Bisogna comunque sempre esaminare i rapporti intercorsi tra la società consortile e la consorziata nella fase di assegnazione dei lavori o dei servizi ai singoli consorziati, in base alle modalità attraverso le quali è in concreto svolta l'attività della società consortile ed alla loro correlazione con gli scopi di volta in volta perseguiti, rilevando quindi, al fine di verificare l'an, oltre che il quantum, del ribaltamento di costi e ricavi dal primo alle seconde, la natura delle operazioni o dei servizi espletati dal consorzio o dalle consorziate e il rapporto sottostante all'assegnazione dei servizi a queste ultime. Qualora, infatti, il consorzio acquisisca una commessa e proceda autonomamente ad eseguirla, indipendentemente dalla partecipazione delle consorziate, non si deve procedere ad alcun ribaltamento di costi e ricavi tra tutti i consorziati; esso è invece doveroso nel caso in cui il consorzio, pur avvalendosi di proprie strutture, svolga servizi complementari, comunque correlati alla finalità mutualistica di utilizzo del servizio consortile.
Per sbloccare i contenuti,
Abbonati ora o acquistali singolarmente.
-
Rapporto tra consorzio e consorziati (253 kB)
Rapporto tra consorzio e consorziati - Fiscal Sentenze n. 146 - 2020
€ 4,00
(prezzi IVA esclusa)
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata