Le disposizioni in tema di circolazione del contante risultano essere particolarmente insidiose per i professionisti, che, nell’esecuzione degli incarichi, si confrontano ogni giorno con le variegate operazioni poste in essere dalle imprese.
Nello specifico, destano particolari perplessità le c.d. “operazioni frazionate”.
Se infatti è pacifico che non possono essere effettuati pagamenti in contanti per importi superiori ad euro 999,99, come comportarsi quando vi sono più versamenti, tutti di importo inferiore al limite previsto?
Se finora si è sempre fatto riferimento al termine dei “7 giorni” così come richiamato dalla normativa antiriciclaggio, il Mef, nelle recenti risposte alla stampa specializzata ha chiarito che non può essere individuato alcun automatismo.
Pertanto dovranno essere oggetto di comunicazione da parte del professionista alla Ragioneria Territoriale dello Stato tutte quelle operazioni da cui emerga la volontà di eludere le disposizioni in tema di circolazione del contante.
Da ciò ne deriva, che, anche qualora i singoli trasferimenti siano effettuati in un arco temporale superiore ai 7 giorni, eventuali controlli da parte delle Autorità saranno volti a valutare se il frazionamento sia idoneo o meno ad escludere l'unitarietà dell'operazione medesima ovvero se comporti l'elusione del divieto imposto dalla disposizione.
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Circolazione contante. Scritture contabili pericolose (183 kB)
Circolazione contante. Scritture contabili pericolose - Fisco & Contabilità N. 28-2015
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