Con riferimento alle scritture di assestamento assume particolare importanza la rilevazione contabile dei ratei e dei risconti.
Come chiarito dall'art. 2424-bis, del Codice Civile:
- i ratei attivi sono rappresentati dai proventi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi;
- i risconti attivi sono rappresentati dai costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi;
- i ratei passivi sono rappresentati dai costi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi;
- i risconti passivi sono i proventi percepiti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi.
Uno dei più importanti aspetti, che merita sicuramente di essere sottolineato, è dato dal fatto che possono essere iscritte in tali voci soltanto quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi, l'entità dei quali varia in ragione del tempo.
Pertanto, volendo fornire un esempio, gli interessi passivi al 31.12.2013, addebitati dalla banca sull’estratto conto del primo trimestre 2014, non potranno essere contabilizzati come risconti o ratei, in quanto sono interamente di competenza dell’ultimo trimestre 2013. Dovrà infatti essere rilevato soltanto il debito nei confronti della banca per gli interessi da addebitare.
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Ratei e risconti (164 kB)
Ratei e risconti - Fisco & Contabilità N. 21-2014
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