La sussistenza di “indizi”, che consentano di sospettare l’esistenza di irregolarità o di evasioni nella sfera dell’emittente delle fatture (fra cui vanno ricompresi gli acquisti di autovetture sottocosto), deve indurre l’operatore avveduto ad assumere informazioni sul soggetto dal quale intenda acquistare beni o servizi. In difetto, non potrà che essere escluso – per le ragioni suindicate – il diritto del medesimo alla detrazione di imposta. E’ questo il principio fatto proprio dalla Corte di Cassazione con la recente ordinanza n.12590 del 23 giugno 2020, che ci consente di verificare lo stato della questione.
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Acquisto autovetture sottocosto (361 kB)
Acquisto autovetture sottocosto - Focus n. 93 - 2020
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