Le associazioni sportive dilettantistiche (Asd) possono valutare l’opportunità di assumere la qualifica di ente del Terzo settore (Ets). Soprattutto se sussistono le condizioni per la qualifica come associazione di promozione sociale (Aps) o di impresa sociale. Si tratta di una opzione da valutare. Non ci sono obblighi né divieti. Sulla circostanza che sia possibile assumere la doppia qualifica è intervenuta prima l’Agenzia delle Entrate e poi direttamente il legislatore nella riforma dell’ordinamento sportivo (Dlgs del 28 febbraio 2021, n. 36 pubblicato Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.67 del 18-03-2021).
Indice argomenti
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Premessa
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Associazioni sportive dilettantistiche che promuovo attività sportiva e didattica
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Riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo
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I nodi fiscali e le associazioni sportive dilettantistiche che non possono assumere la qualifica di associazioni di promozione sociale
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I nodi lavoristici e la qualifica di associazione di promozione sociale per le associazioni sportive dilettantistiche
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Adempimenti specifici per associazione con doppia qualifica (Asd e Asp)
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Regime forfettario Aps e Odv
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Tassazione o deduzione dei componenti di reddito
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Modalità di accesso al regime forfettario
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Esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili
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Assunzione qualifica di impresa sociale e sport dilettantistico
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Analisi di convenienza fiscale della qualifica di impresa sociale
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Le agevolazioni fiscali già concesse in quanto ASD o SSD
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Le agevolazioni fiscali concesse in quanto ETS e impresa sociale
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Due qualifiche automatica duplicazione delle agevolazioni?
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Conclusioni
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Esempi
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Riferimenti normativi
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Associazioni sportive dilettantistiche (388 kB)
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