Delega fiscale. Franchigia per reati dichiarativi

Lo schema di decreto legislativo, recante disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, introduce con l’art. 15 una causa di esclusione della punibilità che verrebbe inserita direttamente nel D.Lgs n. 74/2000, costituendone l’art. 19-bis.
La nuova disposizione recita testualmente: “Per i reati previsti dal presente decreto, la punibilità è comunque esclusa quando l’importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al tre per cento del reddito imponibile dichiarato o l’importo dell’imposta sul valore aggiunto evasa non è superiore al tre per cento dell’imposta sul valore aggiunto dichiarata. Per tali fatti sono raddoppiate le sanzioni previste dal Decreto Legislativo n. 471 del 1997.”
L’intervento normativo si inserisce nel contesto della revisione complessiva del sistema sanzionatorio penale tributario, introducendo una causa di esclusione della punibilità applicabile a tutti i delitti previsti dal D.Lgs 74/2000 in cui un elemento costitutivo del reato sia rappresentato da un imposta sul reddito evasa (ovvero da un’imposta sul valore aggiunto evasa) e vi sia contestualmente una dichiarazione regolarmente presentata ai fini del tributo diretto o indiretto.
Di conseguenza, a dispetto dell’espressione utilizzata nell’incipit normativo (Per i reati previsti dal presente decreto…), l’esimente, così come è strutturata, si renderebbe concretamente applicabile alle sole ipotesi penalmente rilevanti di cui agli articoli 2, 3 e 4 del D.Lgs 74/2000.