Guardia di Finanza. Direttive azioni 2013

In attuazione delle indicazioni contenute nell’atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per il 2013, emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 1° ottobre 2012, la Guardia di Finanza ha fornito nei giorni scorsi ai propri Reparti operativi direttive in ordine alle modalità attraverso cui il Corpo dovrà fornire il proprio contributo all’attuazione delle priorità fissate dall’Autorità politica1. Dopo aver ripercorso brevemente i contenuti del richiamato provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, passeremo a illustrare i profili più innovativi dell’istruzione emanata dalla Guardia di Finanza che è dichiaratamente orientata ad accrescere sempre più la qualità complessiva dell’attività del Corpo, soprattutto attraverso il sistematico ricorso all’adozione delle misure che consentono
l’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati. Si tratta di un vero e proprio “cambio di passo” nella strategia di contrasto all’evasione fiscale, alle frodi nel settore della spesa pubblica, alla criminalità economica e finanziaria e ai traffici illeciti in genere. In questo senso depongono, peraltro, anche i nuovi indicatori qualitativi previsti per le attività dell’area tributaria.
Essi rappresentano, infatti, una chiara e tempestiva risposta agli auspici formulati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel già richiamato atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per il 2013 dello scorso 1° ottobre, il quale ha auspicato, appunto, un “rafforzamento dell’attività di razionalizzazione dell’azione amministrativa finalizzata al contenimento dei costi e al miglioramento dell’efficienza”.