La scelta del metodo contabile in ordine all’assegnazione dei beni ai soci dev’essere fatta considerando che essa non si correla ad un ordinario atto idi mercato, ma solo al rapporto che deriva dal contratto sociale. Solo dai tipici atti d’impresa possono derivare ricavi e plusvalenze, mentre nel caso dell’assegnazione l’operazione si raccorda causalmente con il solo il diritto economico che al socio deriva dal possesso della partecipazione. Trattasi, quindi, di un’operazione che contabilmente può solo avere come contropartita le riserve del patrimonio netto e non i tipici componenti reddituali del conto economico.
Indice argomenti
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Premessa
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Criticità di quest’ultimo metodo contabile
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La remunerazione dei diritti economici dei soci e il divieto di discriminarli a causa del mezzo di pagamento impiegato
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Spiegazioni giustificative
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La circolare 37/E/2016
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Emersione di conseguenze impositive più gravose
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Riferimenti normativi
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I metodi per la rappresentazione contabile dell’assegnazione dei beni ai soci ed il regime fiscale delle riserve (247 kB)
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