La bozza del Decreto Legislativo sulla revisione del sistema sanzionatorio tributario, penale e amministrativo, approvata in seconda lettura dal Consiglio dei Ministri lo scorso 4 settembre e inviata nuovamente alle Camere per i prescritti pareri, offre lo spunto per analizzare le modifiche la cui approvazione sembra oramai prossima, in tema di sanzioni amministrative tributarie e del relativo procedimento di contestazione.
La Legge Delega 11 marzo 2014, n. 23 ha fissato i criteri direttivi che devono orientare l’approccio dell’Esecutivo nell’opera di revisione; dall’analisi della bozza pubblicata sul sito istituzionale del Governo si evince che tali principi solo in parte risultano rispettati, come peraltro autorevolmente osservato dal
Consiglio Nazionale dei Commercialisti ed Esperti Contabili, il quale ha formalizzato le proprie osservazioni in un documento approvato in data 27 luglio 2015.
Va subito evidenziato uno dei punti dolenti della revisione normativa: la decorrenza; il dettato normativo dispone, allo stato, che le modifiche all’attuale disciplina entrano in vigore dal 1° gennaio 2017; tale previsione, per come è formulata, sembra comportare una deroga al principio del favor rei, di cui all’art. 3 del D.Lgs n. 472/1997.
Tanto premesso, nel presente approfondimento saranno analizzate le norme dei Decreti Legislativi nn. 471/1997e 472/1997, che saranno verosimilmente oggetto di modifica nel contesto della revisione del sistema sanzionatorio amministrativo tributario.
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Revisione sistema sanzionatorio (177 kB)
Revisione sistema sanzionatorio - Fiscal Approfondimento n. 34-2015
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