Versamenti IVA sospesi Covid. 3^ Parte

Con la pubblicazione del modello definitivo, e delle relative istruzioni, del Modello IVA 2021 - Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 15 gennaio 2021 - è necessario riprendere il filo logico delle diverse normative emanate nel corso del 2020 che hanno consentito ai contribuenti, nel rispetto di determinate condizioni, di sospendere i versamenti IVA in ragione dell’emergenza sanitaria. Quanto sopra poiché il Modello IVA 2021 richiede la compilazione di un nuovo rigo, il VA16, nel quale dare evidenza analitica dei versamenti sospesi e della relativa norma di riferimento. Per tale ragione, partendo dalle istruzioni di compilazione del rigo VA16, ogni singola disposizione viene nel seguito richiamata, ricordando altresì le diverse tempistiche previste per la ripresa dei versamenti, ai fini di una trattazione organica a fronte di numerose norme che si sono rapidamente succedute nel tempo. Dopo aver esaminato nella prima parte i caratteri generali del rigo VA16 e le disposizioni emergenziali introdotte a partire al mese di febbraio 2020 e sino al decreto-legge Liquidità D.L. 23/2020 – vedi “Versamenti IVA sospesi Covid-19” parte 1 e 2 -, in questa terza e ultima parte riepilogheremo le norme emergenziali introdotte con il decreto Ristori: D.L. n. 137/2020 (“Ristori”), D.L. n. 149/2020 (“Ristori bis”), n. 154/2020 (“Ristori ter”) e n. 157/2020 (“Ristori quater”), poi accorpati, con modificazioni, in un’unica disposizione, il D.L. 137/2020 convertito in L. 18 dicembre 2020, n. 176. Ulteriormente saranno esaminate le corrispondenti disposizioni in ordine alla ripresa dei versamenti sospesi, e gli effetti sulla liquidazione annuale dell’imposta.