Il decreto correttivo al decreto legislativo 13/2024 in materia di concordato preventivo biennale, al momento in fase di seconda bozza approvata, ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, interviene su numerosi e consistenti aspetti legati all’istituto. Tra questi, nuove modalità di determinazione degli acconti dovuti per il 2024 in caso di adesione, nuova determinazione del reddito 2023 “concordato” - dal quale discende la determinazione dell’ammontare della proposta - nuova tassazione laddove il reddito concordato sia superiore al reddito dichiarato per l’anno di imposta 2023, nuove cause di esclusione. Viene inoltre resa più accessibile la possibilità di veder cessati gli effetti del concordato nel caso in cui il reddito effettivo conseguito si riveli inferiore a quello concordato, sempre che tale diminuzione dipenda da “eventi straordinari” così come individuati dalla norma.
Indice argomenti
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Premessa
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Riformulati i requisiti di accesso al concordato
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Le nuove cause di esclusione
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Variazioni nelle variabili non concordabili
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Gli eventi straordinari e la cessazione degli effetti del concordato
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Il riporto delle perdite maturate in anni oggetto di concordato
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Adesione al concordato ed acconti 2024
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Il calcolo dell’acconto di novembre secondo il testo originario del d.lgs. 13/2024
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Il calcolo dell’acconto di novembre secondo il metodo alternativo del decreto correttivo
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Modifica alla tassazione in caso di adesione al concordato - “Flat Tax”
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Nuove cause di cessazione degli effetti del concordato
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Modifiche alle cause di decadenza e alle conseguenze della decadenza stessa
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Riferimenti normativi
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