7 maggio 2016

Artigiani e commercianti: prima rata 2016 in scadenza

Scade il 16 maggio 2016 il primo appuntamento contributivo relativo all’anno 2016 per gli artigiani e i commercianti: ecco quanto si dovrà pagare

Autore: redazione fiscal focus
Primo appuntamento dell’anno 2016 in arrivo per gli Artigiani ed Esercenti attività Commerciali. Infatti, il 16 maggio 2016 scade l’ultimo giorno utile per il versamento della prima rata 2016 del contributo fisso dovuto dai soggetti appena menzionati. Per quest’anno, l’onere contributivo per l’adempimento in questione è salito: dal 22,65% al 23,10% per gli artigiani e dal 22,74% al 23,19% per i commercianti.
Aliquota, questa, che scende rispettivamente al 20,10% se artigiani coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni, ovvero al 20,19% se trattasi di commercianti artigiani coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni.

Mentre per i soggetti con un’età anagrafica superiore a 65 anni – già pensionati presso la gestione artigiani e commercianti dell’INPS – è riconosciuta una riduzione del 50% dei contributi dovuti.

Inoltre, sono stati già ultimati i Modd. F24 necessari per il versamento della contribuzione dovuta dai suddetti soggetti. Tali modelli, in particolare, sono disponibili in versione precompilata nel “Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti” alla sezione “Posizione assicurativa – Dati del Modello F24” dove è possibile consultare anche il prospetto di sintesi degli importi dovuti con le relative scadenze e causali di pagamento.

Ambito soggettivo – I soggetti tenuti al versamento dei contributi previdenziali in commento sono tutti i contribuenti, sia titolari che non titolari di partita IVA, titolari d’imprese artigiane e commercianti, sia per sé stessi che per le altre persone che prestano la propria attività lavorativa nell'impresa familiare o coniugale.

Contributi minimi – Quanto al reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo dei contributi IVS dovuti dai lavoratori autonomi, si fa riferimento all’anno 2016, pari a € 15.548. Pertanto, qualora il lavoratore percepisca un reddito annuo inferiore a tale valore, si dovrà corrispondere comunque la contribuzione fissa, che per l’anno 2016, è pari a:
• € 3.599,03 per gli artigiani (€ 3.132,59 se coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni);
• € 3.613,02 commercianti (€ 3.146,58 se coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni).

Qualora invece l’artigiano o il commerciante avesse prestato periodi di attività lavorativa inferiori all’anno, il contributo sul “minimale” andrà rapportato a mesi, nel seguente modo:
• € 299,92 per gli artigiani (€ 261,05 se coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni);
• € 301,09 commercianti (€ 262,22 se coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni).

Aliquota aggiuntiva – È bene ricordare, inoltre, che le percentuali illustrate in premessa dovranno essere rideterminati qualora il lavoratore di cui trattasi supera la soglia minima di € 15.548. In tal caso, infatti, si applica un ulteriore punto percentuale, così come previsto dall’art. 3-ter della L. n. 438/1992, fino a concorrenza del massimale di reddito annuo, oltre il quale decade l'onere previdenziale (ma non si matura la pensione), pari per il 2016, ad € 76.872, equivalenti a due terzi in più del limite stesso.

Calcolo – Altra importante precisazione da fare riguarda i calcoli dai quali scaturisce l’importo a debito da versare all’INPS. In particolare, i contributi sono: calcolati sulla totalità dei redditi d'impresa denunciati ai fini IRPEF e rapportati ai redditi d'impresa prodotti nello stesso anno al quale il contributo si riferisce (quindi, per i contributi nell’anno 2016, ai redditi 2015, denunciati in Unico 2016).
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