5 gennaio 2016

Assegni familiari e quote di maggiorazione: i limiti di reddito 2016

Rivalutati, per l’anno 2016, gli assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione

Autore: redazione fiscal focus



A seguito dell’adeguamento al costo della vita (c.d. “perequazione”) sono stati rivalutati gli assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione dei coltivatori diretti, coloni, mezzadri e dei piccoli coltivatori diretti e dei pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi. In particolare, gli importi delle prestazioni ammontano a: 8,18 euro mensili spettanti ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri per i figli ed equiparati; 10,21 euro mensili spettanti ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi e ai piccoli coltivatori diretti per il coniuge e i figli ed equiparati; 1,21 euro mensili spettanti ai piccoli coltivatori diretti per i genitori ed equiparati.


A darne notizia è l’INPS con la Circolare n. 211/2015 illustrando, dunque, le tabelle recanti i limiti di reddito familiare da applicare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione. Resi noti anche i limiti di reddito mensili da considerare ai fini del riconoscimento del diritto agli assegni familiari.


Campo di applicazione – La rivalutazione trova applicazione nei confronti dei soggetti esclusi dalla normativa sull'assegno per il nucleo familiare, cioè nei confronti dei coltivatori diretti, coloni, mezzadri e dei piccoli coltivatori diretti (cui continua ad applicarsi la normativa sugli assegni familiari) e dei pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (cui continua ad applicarsi la normativa delle quote di maggiorazione di pensione).


Nei confronti dei predetti soggetti, la cessazione del diritto alla corresponsione dei trattamenti di famiglia, per effetto delle vigenti disposizioni in materia di reddito familiare, non comporta la cessazione di altri diritti e benefici dipendenti dalla vivenza a carico e/o ad essa connessi.


L’aggiornamento – Ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione delle pensioni da lavoro autonomo, i limiti di reddito familiare da considerare sono stati rivalutati in ragione del tasso d'inflazione programmato con arrotondamento ai centesimi di euro. Al riguardo, l’INPS rammenta che la misura del tasso d'inflazione programmato per il 2015 è stata pari allo 0,6%.


Limiti di reddito mensili - In applicazione delle vigenti norme per la perequazione automatica delle pensioni, il trattamento minimo del F.P.L.D. risulta fissato dal 1° gennaio 2016 e per l'intero anno nell'importo mensile di euro 501,89. In relazione a tale trattamento, i limiti di reddito mensili da considerare ai fini dell'accertamento del carico (non autosufficienza economica), quindi del riconoscimento del diritto agli assegni familiari risultano così fissati per tutto l'anno 2016: 706,82 euro per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio o equiparato; 1.236,94 euro per due genitori ed equiparati.


Da notare che i nuovi limiti di reddito valgono anche, secondo le disposizioni già in vigore e a suo tempo rese note, in caso di richiesta di assegni familiari per fratelli, sorelle e nipoti.

 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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