15 marzo 2016

Cassetto bidirezionale e sgravio biennale: le inefficienze dell’INPS

Ad oggi manca ancora il C.A. per poter richiedere lo sgravio biennale

Autore: REDAZIONE FISCAL FOCUS
A distanza di oltre tre mesi dall'entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015), l’INPS non ha ancora emesso la Circolare contenente il codice da utilizzare per poter usufruire dello sgravio biennale (art. 1, co. 178 e ss.). Alle condizioni attuali non si possono detrarre gli importi maturati a credito del datore di lavoro, causando un aggravio del costo del lavoro mensile, che incide ulteriormente sull'economia dei piccoli imprenditori.
Altra complicazione è rappresentata dall’impossibilità di scaricare il DURC, a causa dell'incongruenza dei dati, e di dare certezza alle obbligazioni contributive dell'azienda assistita dai Consulenti del Lavoro.

A fronte del persistere di queste criticità, la Presidente CNO, Marina Calderone, ha inviato una nuova lettera al Presidente INPS, Tito Boeri, chiedendo un intervento tempestivo che ponga rimedio alle inefficienze del suo Istituto.

Situazione INPS di Napoli e provincia - ll 10 marzo u.s. il Presidente del Consiglio Provinciale di Napoli, Edmondo Duraccio, ha inviato una nota di protesta alla Commissione Parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza per denunciare le reiterate infunzionalità del cassetto bidirezionale dovute al mancato presidio degli operatori INPS.
Nella predetta Nota la categoria dei Consulenti del Lavoro di Napoli spiega che non è stata mai contraria alla digitalizzazione e telematizzazione nell’ambito dei rapporti con l’INPS che, per numero di assicurati, è il principale gestore italiano di forme di previdenza ed assistenza obbligatoria. Comprensibile è anche l’importanza del dialogo telematico allo scopo, peraltro, di non produrre sovraffollamento al front-office dell’Istituto liberando, quindi, energie che ben possono dedicarsi al back-office. Oggi, attraverso l’UNIEMENS, la Categoria fa affluire, direttamente negli archivi INPS, milioni di dati mensili, tutti in qualità e corrispondenti a scritture contabili ma con costi di software a proprio carico senza, però, apprezzabili risultati sul piano, quanto meno, della soddisfazione professionale.
I CdL spiegano che il fulcro del sistema di dialogo fra l’utenza specializzata e l’Istituto è rappresentato dal cassetto bidirezionale, che purtroppo non funziona, in quanto non viene presidiato dai dipendenti dell’Istituto. Quando ciò avviene si adoperano le locuzioni più astruse, del tipo OK e KO che nulla hanno a che vedere con le “motivazioni” alla base di un procedimento amministrativo che, viene anche meno la “certezza delle obbligazioni a carico del datore di lavoro” in quanto, ad onta dell’OK compaiono semafori rossi ma quale sia l’inadempienza e come sia quantificata non ci è dato sapere. Le note di rettifica, regolarmente contestate con idonee precisazioni, restano sempre come debito dell’utente.
Si è cercato di ovviare al mancato dialogo (da parte dell’INPS) attraverso l’Agenda degli Appuntamenti, ma anche qui altro flop.

A questo punto, i CdL ritengono che la politica debba interessarsi della questione.
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