7 giugno 2011

Contributi volontari: il primo appuntamento scade il 30 giugno

Autore: Redazione Fiscal Focus
La scadenza - Il 30 giugno 2011 è l’ultimo giorno per il versamento dei contributi volontari relativi al I° trimestre 2011, il minimo da versare quest’anno è di 2.715 euro, 390 euro in più. Sono interessati ai contributi volontari: i lavoratori dipendenti e autonomi non iscritti all’Inps o ad altre forme di previdenza, i lavoratori parasubordinati purché non iscritti alla gestione separata o ad altre forme di previdenza obbligatoria, i lavoratori dei fondi speciali di previdenza purché non iscritti agli appositi fondi o ad altra forma di previdenza obbligatoria, i titolari di assegno ordinario o di pensione indiretta, i liberi professionisti purché non iscritti alla cassa di previdenza o ad altre forme di previdenza obbligatoria.

Cosa sono i contributi volontari - I versamenti volontari, sono uno speciale tipo di contribuzione, sostitutiva di quella obbligatoria, necessaria al raggiungimento del minimo per il diritto alla pensione o per aumentarne l’importo. L’autorizzazione al proseguimento dei versamenti è data dall’Inps sia ai lavoratori dipendenti sia agli autonomi che interrompono o sospendono l’attività lavorativa. Possono essere autorizzati alla prosecuzione volontaria anche coloro che sono titolari dell’assegno di invalidità e coloro che sono iscritti ai regimi assicurativi esteri.

L’autorizzazione dell’Inps - L’autorizzazione ai versamenti volontari, può avvenire nel caso di interruzioni o sospensioni dell’attività lavorativa previste da specifiche disposizioni di legge o contrattuali, ad esempio, per i lavoratori che sospendono l’attività e si avvalgono di un periodo di aspettativa non retribuita per motivi privati o per malattia. L’autorizzazione può avvenire anche per i periodi di congedo parentale per il permesso per l’allattamento, e per i giorni di assenza previsti per malattia del bambino di età compresa tra i tre e gli otto anni.
Tali periodi di assenza dal lavoro, danno diritto all’accredito gratuito di contributi figurativi calcolati in base a una retribuzione convenzionale stabilita dalla legge. Per integrare l’importo dei contributi figurativi, i lavoratori possono chiedere di versare, a proprie spese, quelli volontari. In alternativa possono anche chiedere il riscatto dei periodi di sospensione o interruzione del lavoro, per la durata massima di tre anni.

I requisiti per i lavoratori dipendenti - I lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori domestici, possono essere autorizzati a proseguire volontariamente il versamento dei contributi in presenza di una delle seguenti condizioni:cinque anni di contributi effettivi, tre anni di contributi nei cinque anni precedenti la domanda di autorizzazione, un anno di contributi nel quinquennio precedente la domanda per coloro che svolgono un lavoro a tempo parziale. Si può presentare la domanda allo scopo di coprire con la contribuzione volontaria, le settimane che risultano scoperte (part-time verticale o ciclico) o per integrare quelle interessate dal part-time orizzontale. L’autorizzazione può essere rilasciata soltanto in costanza di rapporto di lavoro part-time e solo per periodi dal 1997 in poi. Inoltre, un anno di contributi nel quinquennio precedente la domanda per coloro che svolgono un’attività di lavoro dipendente in forma stagionale, temporanea e discontinua, per i periodi successivi al 31 dicembre 1996, non coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa.

Lavoratori autonomi - I lavoratori autonomi, possono essere autorizzati alla prosecuzione volontaria se hanno versato cinque anni di contributi effettivi, oppure se artigiani o commercianti, tre anni di contributi nei cinque anni precedenti la domanda.
I coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni devono aver versato, in alternativa ai cinque anni di contributi effettivi, 156 settimane, nei cinque anni precedenti la domanda di autorizzazione. Per gli iscritti alla Gestione Separata (ex Co. Co. Co., lavoratori a progetto, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria ecc.) è sufficiente un anno di contributi nel quinquennio precedente la domanda.

Lavoro occasionale – Per chi effettua prestazioni di lavoro di tipo occasionale, è previsto il sistema dei voucher tramite i quali la contribuzione affluisce alla gestione separata oppure al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti per chi lavora nell’ambito dell’impresa familiare.
In riferimento ai voucher, l’Inps ha precisato nella Circolare 91/2010 che non vi è incompatibilità tra la contribuzione volontaria e la contribuzione relativa al lavoro occasionale accessorio.

Quanto si versa - Le somme da versare, dipendono da quando decorre l'autorizzazione, e sono già indicate sui bollettini di conto corrente postali che vengono inviati dall'ente di previdenza. Per stabilire la misura del contributo volontario, occorre fare riferimento alla decorrenza dell’autorizzazione infatti se l’autorizzazione è avvenuta entro il 31 dicembre 1995 si applica l’aliquota del 27,87%. Se è avvenuta dal 1° gennaio 1996 l’aliquota è del 31,87% (32,87% per le quote eccedenti i 43.042,00 euro annui). Esiste anche una retribuzione base (minimale), pari al 40% del minimo di pensione mensile.
Interessati alla contribuzione volontaria, sono anche gli ex lavoratori domestici, i quali quest'anno pagano 24,35 euro la settimana, oppure 31,84 euro, se l'autorizzazione è successiva al 31 dicembre 1995. Per pagare occorre utilizzare gli appositi bollettini di conto corrente postale già predisposti dall'Inps.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy