Premessa – La Fondazione Studi dei C.d.L. affronta l’interessante caso delle modalità di tassazione qualora deceda il lavoratore dipendente, che differiscono a seconda che si tratti di somme già corrisposte al lavoratore o di somme spettanti agli eredi. Infatti, ogni emolumento diverso dal TFR e dall’indennità sostitutiva del preavviso, maturato dal lavoratore defunto e non percepito dallo stesso (quali ad esempio la retribuzione dell’ultimo periodo di paga non concluso, i ratei di mensilità aggiuntive, le indennità per ferie e permessi maturati e non goduti, ecc.), dovrà essere cumulato nell’asse ereditario ed essere conseguentemente corrisposto agli eredi (testamentari) nella misura a ciascuno spettante. Vediamone gli aspetti principali.
Somme non riscosse – Per le somme messe in pagamento, anche se materialmente non riscosse dal lavoratore, prima del decesso con effettivo versamento della ritenuta d’acconto, il datore di lavoro deve rilasciare un CUD intestato al lavoratore deceduto con indicazione: degli importi effettivamente riscossi dal lavoratore; degli importi sui quali il datore aveva operato e versato la ritenuta anche se non riscossi dal lavoratore; delle ritenute effettuate su tali importi e le detrazioni d’imposta spettanti fino alla data del decesso senza obbligo di effettuare il conguaglio. In particolare, il calcolo dell’esatto ammontare avverrà in sede di dichiarazione dei redditi redatta a nome del lavoratore deceduto alla cui presentazione è tenuto uno degli eredi ai sensi del D.P.R. 600/73.
Somme maturate e non ancora liquidate – Quanto alle somme maturate e non ancora liquidate, bisogna assoggettare a tassazione separata in capo agli eredi: le retribuzione per le ore lavorate o comunque retribuite del mese in cui è avvenuto il decesso; i ratei di 13^ e di 14^ o dei premi annui in corso di maturazione, ratei di ferie, permessi, riduzione di orario, ecc. maturati e non goduti; le competenze arretrate e ogni altro compenso se messo a disposizione del dipendente, ma per il quale non sia stata effettuata e versata la ritenuta d’acconto relativa. Nello specifico, il datore deve: provvedere a tassare separatamente con la prima aliquota dello scaglione di reddito (23%); certificare le somme corrisposte e le ritenute operate; a ogni erede deve essere rilasciata una certificazione.
Assistenza fiscale - Il decesso del contribuente fa venir meno l’obbligo per il sostituto di effettuare le operazioni di conguaglio risultanti del modello 730. Se il decesso è avvenuto prima dell’effettuazione o della conclusione di un conguaglio a debito il sostituto comunica agli eredi, utilizzando le voci del modello 730, l’ammontare delle somme o delle rate non ancora trattenute, che devono essere versate dagli acconti. Nel caso di conguaglio a credito, invece, il sostituto d’imposta comunica agli eredi gli importi utilizzando le voci contenute nel prospetto di liquidazione, e provvede ad indicarli anche nell’apposita certificazione.
TFR e indennità sostitutiva del preavviso – Per i TFR e indennità sostitutiva del preavviso il datore deve: innanzitutto assoggettarle a tassazione separata, poi l’imposta determinata è dovuta agli eredi in proporzione all’ammontare percepito da ciascuno ed infine redigere il CUD. In particolare, nel campo delle indennità di fine rapporto deve indicare la quota spettante riferita all’erede al quale la certificazione è destinata, mentre i restanti punti devono essere redatti con riferimento all’indennità così come maturata in capo al deceduto. Gli eredi predisporranno la loro dichiarazione dei redditi computando ai redditi da essi prodotti, anche gli importi ereditati.
Fasi della successione – Infine, gli esperti della Fondazione Studi riepilogano le fasi della successione, che sono tre: apertura della successione che avviene al momento della morte e nel luogo dell’ultimo domicilio del de cuius, segna il momento in cui il patrimonio del deceduto rimane privo di titolare; delazione testamentaria (mediante testamento del deceduto) o legittima (dalla legge quando manca il testamento); acquisto dell’eredità che avviene mediante accettazione espressa (con dichiarazione) o tacita (ad esempio vendita di beni ricevuti).
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