13 novembre 2015

Durc online: una semplificazione che funziona

A quattro mesi dall'avvio oltre 1 milione e 200 mila le richieste di certificazione, l'84,6% ha ottenuto il rilascio del documento in tempo reale

Autore: redazione fiscal focus

Prosegue a gonfie vele la nuova procedura semplificata di rilascio del Durc online, operativa dal 1° luglio 2015. Infatti, a distanza di quattro mesi dall'avvio della nuova modalità di richiesta, sono state 1.241.220 le richieste della certificazione pervenute ai tre enti gestori della procedura (Inps, Inail e Casse Edili). Per 1.050.648, pari all'84,65%, c'è stato il rilascio in tempo reale del Durc che, è opportuno ricordarlo, ha validità di quattro mesi e può essere utilizzato per ogni finalità richiesta dalla legge senza bisogno di richiederne uno nuovo ogni volta. Un dato positivo, che attesta un'elevata percentuale di conformità ai requisiti di legge da parte delle imprese, migliorando ulteriormente il dato di regolarità riscontrato dopo un mese dall'avvio (l'80,7%).


Riguardo alle restanti richieste, per il 4% circa è stata avviata un'istruttoria che si conclude entro le 72 ore dalla presentazione della domanda con il rilascio di un Durc regolare o con la richiesta di regolarizzazione; mentre per poco più del 10%, è stata accertata un'irregolarità, ovvero una non conformità ai requisiti previsti dalla legge.


Tali dati confermano senza dubbio l'utilità della nuova procedura di rilascio del Durc che riduce i tempi per l'ottenimento della certificazione e, di conseguenza, consente risparmi significativi, in termini di impiego di ore di lavoro, per le imprese, le pubbliche amministrazioni ed i soggetti tenuti al rilascio.



Durc online - La nuova procedura telematica, disciplinata dal D.M. 30 gennaio 2015, trae origine dall’art. 4 del D.L. n. 34/2014, recante l’obiettivo di introdurre una procedura informatizzata mediante la quale conseguire la "smaterializzazione" del Durc, al fine di ridurre i tempi attualmente connessi alla richiesta e al rilascio del documento di regolarità contributiva. Quindi, chi richiederà il Durc dal 1° luglio 2015 otterrà in formato pdf e in tempo reale il prezioso documento, che attestala regolarità contributiva nei confronti: dell’INPS; dell’INAIL, e, per le imprese classificate o classificabili ai fini previdenziali nel settore industria o artigianato per le attività dell’edilizia, delle Casse edili.


La verifica della regolarità contributiva è attivata esclusivamente ai soggetti in possesso di specifiche credenziali, tramite un’unica interrogazione negli archivi dell’INPS, dell’INAIL e delle Casse edili che, anche in cooperazione applicativa, operano in integrazione e riconoscimento reciproco, indicando esclusivamente il codice fiscale del soggetto da verificare.


L’esito positivo della verifica di regolarità genera un documento in formato pdf non modificabile avente i seguenti contenuti minimi:


  • la denominazione o ragione sociale, la sede legale e il codice fiscale del soggetto nei cui confronti è effettuata la verifica;
  • l'iscrizione all'INPS, all'INAIL e, ove previsto, alle Casse edili;
  • la dichiarazione di regolarità;
  • il numero identificativo, la data di effettuazione della verifica e quella di scadenza di validità del Documento.

Il DURC, inoltre, ha validità di 120 giorni dalla data effettuazione della verifica ed è liberamente consultabile tramite le applicazioni predisposte dall'INPS, dall'INAIL e dalla Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili (CNCE) nei rispettivi siti internet. L’applicazione che consente la consultazione del Documento già prodotto ed ancora in corso di validità registrerà i dati del soggetto che l'ha richiesta anche ai fini dell’estrazione del medesimo Documento.


Durc irregolare – Al riguardo, si ricorda chequalora il sistema telematico rilevi l’irregolarità contributiva dell’azienda, l’INPS, l’INAIL e le Casse edili trasmettono via Pec all’interessato, o al professionista delegato (individuati dall’art. 1 della L. n. 12/1979), l’invito a sanare la posizione con indicazione analitica delle cause ostative al rilascio del Durc.


L’interessato ha al massimo 15gg di tempo dalla notifica dell’invito per regolarizzare la propria posizione. Se anche questo termine esaurisce inutilmente, la risultanza negativa della verifica è comunicata ai soggetti che hanno effettuato l’interrogazione con indicazione degli importi a debito e delle cause di irregolarità.


Pertanto, l'invito a regolarizzare produce importanti effetti:


  • innanzitutto, impedisce ulteriori verifiche;
  • e poi ha effetto per tutte le interrogazioni intervenute durante il predetto termine di 15 giorni e comunque per un periodo non superiore a 30 giorni dall'interrogazione che lo ha originato.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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