Soppressione dell’Istituto Postelegrafonici - L’art. 7, comma 2, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.122, ha disposto la soppressione, a far data dal 31 maggio 2010, dell’Istituto Postelegrafonici (IPOST).
Il successivo terzo comma dell’art.7 ha disposto il trasferimento delle funzioni dell’IPOST all’INPS, prevedendo altresì che l’INPS succeda al soppresso Istituto in tutti i rapporti attivi e passivi. Pertanto, a decorrere dal 31 maggio 2010, il Fondo di Quiescenza Poste, al quale sono obbligatoriamente iscritti i dipendenti di Poste Italiane e Società collegate, già gestito dall’ente soppresso, viene amministrato dall’INPS. (INPS, Circolare n. 100 del 28 luglio 2011)
IPOST - L’IPOST, ex Ente pubblico non economico, ha gestito forme di previdenza, assistenza, credito e mutualità a favore del personale dipendente di Poste Italiane S.p.A. e società collegate. In particolare, ai sensi dell’art. 2 del D.M. 12 giugno 1995, n. 329, l’Istituto Postelegrafonici provvedeva ad erogare il trattamento di quiescenza e previdenza nonché le prestazioni di assistenza e mutualità in favore degli iscritti, sulla base di leggi, regolamenti e patti stipulati in applicazione di accordi di lavoro.
Circolare n. 35/2011 - Con circolare 11 febbraio 2011, n. 35, sono state fornite le istruzioni relative al versamento dei contributi dovuti per i lavoratori iscritti al Fondo di Quiescenza Poste ed alle gestioni previdenziali ed assistenziali del soppresso Istituto, oltre alle istruzioni per la relativa rilevazione contabile.
Fondo di Quiescenza Poste - La gestione del “Fondo di Quiescenza Poste” viene accentrata presso una sola struttura INPS territoriale, allo scopo di garantirne un governo unico ed unitario.
La filiale di coordinamento - A tal fine viene individuata la Filiale di coordinamento di Roma EUR, presso la quale è costituito uno specifico POLO SPECIALISTICO, competente per la gestione dei flussi informativi e per le attività di produzione inerenti la gestione del Fondo di Quiescenza Poste.
Presso l’Agenzia interna della citata Filiale è, pertanto, istituita una ulteriore Linea di prodotto servizio “Prodotti ad elevata specializzazione”, con relativa posizione organizzativa da attribuire secondo le disposizioni vigenti.
La Filiale di Coordinamento di Roma EUR subentra, quindi, alla struttura ex IPOST nello svolgimento delle attività connesse alla gestione del Fondo di Quiescenza Poste.
In questo senso il costituito Polo specialistico provvederà all’assunzione in carico, all’istruttoria e alla definizione delle istanze di servizio e di riesame, nonché all’esame e istruttoria dei ricorsi giudiziari pervenuti, provvedendo al termine di dette attività all’archiviazione del relativo fascicolo.
Regime provvisorio di gestione delle istanze di servizio e di riesame - Fino alla data di avvio dell’operatività del Polo specialistico, le istanze di servizio e quelle di riesame inoltrate alle Strutture territoriali INPS dovranno essere inviate dalle Sedi riceventi alla “Struttura Integrazione delle funzioni del soppresso IPOST nell’INPS”, secondo le modalità già indicate nel messaggio n. 8620 del 12/04/2011.
Gestione del conto assicurativo - In fase di primo avvio, il Polo specialistico curerà le attività ex IPOST connesse alla gestione del conto assicurativo, alla prima liquidazione delle prestazioni pensionistiche, alla trattazione e istruttoria delle istanze di riesame e dei ricorsi giudiziari, rimanendo invece escluse le ricostituzioni documentali e contributive.
Le attività relative alle ricostituzioni documentali e contributive, in attesa della completa integrazione dei sistemi informatici, prevista in ogni caso entro il 30 giugno 2012, saranno svolte dalla Direzione provinciale di Pesaro - Linea di prodotto servizio Assicurato Pensionato.
A tale Sede dovranno, pertanto, essere inoltrate, dalle Strutture riceventi, le istanze di ricostituzioni presentate sul territorio.
Destinatari delle prestazioni pensionistiche ex IPOST - Destinatari delle prestazioni in discorso sono i dipendenti delle Poste S.p.A. e delle seguenti Società collegate:
- Postecom
- Egi Immobiliare
- Poste Vita
- Poste Assicura
- Poste Energia
- Poste Tributi
- Poste Tutela
- PosteShop
- BancoPosta Fondi SGR
- Postemobile
- Postel SpA
- Docugest
- Docutel
- Postelprint
Il Fondo di Quiescenza Poste si occupa, inoltre, della gestione del personale che rientra nelle seguenti categorie:
- Personale transitato presso altre pubbliche Amministrazioni - Per i “Transitati ad altra amministrazione”, cioè quei dipendenti che cessano l’attività lavorativa presso Poste senza aver maturato il diritto a pensione e che assumono servizio presso altre Amministrazioni dello Stato (Ministeri), Enti Pubblici o Enti Locali (Comuni, Province, Regioni), si applicano gli articoli 113 e 115 del D.P.R. 1092/1973.
L’attività del Fondo consiste nel dichiarare, a seguito di richiesta dell’Amministrazione presso cui l’iscritto è transitato, i servizi resi, calcolare, liquidare e trasferire a favore dell’Inpdap C.P.T.S. (Cassa Pensioni trattamenti Statali) se dipendenti dello Stato, ovvero dell’Inpdap C.P.D.E.L. (Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali) se dipendenti di Enti Locali, quanto dovuto a titolo di Indennità Una Tantum (IUT).
- Personale cessato ante 01.08.1994 - La legge n. 71 del1994 ha stabilito che dal 1° agosto 1994 tutto il personale di Poste Italiane è iscritto presso il Fondo di Quiescenza dell’Istituto Postelegrafonici.
Tale norma ha imposto l’obbligo, per l’ex IPOST, di definire le pensioni provvisorie in pagamento a favore dei dipendenti delle Poste Italiane, cessati prima del 1° agosto 1994. I provvedimenti così definiti sono da trasmettere all’INPDAP per l’erogazione degli emolumenti pensionistici.
Sono a carico dell’INPDAP la determinazione degli importi e la liquidazione delle pensioni di reversibilità.
Procedure di espropriazione presso terzi aventi ad oggetto crediti pensionistici in cui l’ex IPOST è il terzo pignorato - Fino al completamento delle operazioni necessarie al trasferimento di tutte le attività all’INPS, la Struttura ex IPOST continua ad effettuare le lavorazioni connesse alle procedure di espropriazione presso terzi aventi ad oggetto crediti pensionistici dove l’ex IPOST è il terzo pignorato.