Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’interpello n. 16920 del 9 ottobre 2014, ha fornito utili chiarimenti operativi in favore degli ispettori del lavoro che devono accertare la sussistenza o meno della c.d. “maxisanzione” nelle ipotesi di riqualificazione di prestazioni di lavoro autonomo occasionale (art. 2222 Codice civile). In particolare, è stato precisato che l’impiego di un lavoratore autonomo (senza partita Iva) in maniera subordinata non produce la c.d. “maxisanzione” per lavoro nero di cui all’art. 3 del D.L. n. 12/2002 (convertito in L. n. 73/2002), se il datore di lavoro emette regolare ritenuta d’acconto e la trascrive nella documentazione fiscale obbligatoria.
Per sbloccare i contenuti,
Abbonati ora o acquistali singolarmente.
-
Lavoro nero e maxisanzione (134 kB)
Lavoro nero e maxisanzione - Lavoro & Previdenza N. 206-2014
€ 5,00
(prezzi IVA esclusa)
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata