2 agosto 2013

Prestazioni occasionali e abituali

Lavoro & Previdenza N. 152-2013

I criteri a cui i collaboratori familiari ed i soci amministratori di Srl devono riferirsi per l’individuazione dell’obbligo o meno dell’iscrizione alle gestioni previdenziali INPS sono: l’occasionalità o l’abitualità. Ed è proprio su questo due aspetti che si concentra dapprima l’INPS (circolare n. 78/2013) e il Ministero del Lavoro (lettera circolare n. 10478/2013). In pratica, da un lato il MLPS fornisce le istruzioni operative ai propri ispettori in merito alla corretta interpretazione della disciplina sulle prestazioni di natura occasionale rese dal familiare nell’ambito di realtà imprenditoriali appartenenti a tre diversi settori: artigiano, agricoltura e commercio. In particolare, viene chiarito che l’impresa familiare può avvalersi di pensionati e lavoratori impiegati a tempo pieno presso altri datori di lavoro, senza che questi ultimi debbano iscriversi presso gli enti previdenziali o riconoscerli come veri e propri dipendenti. Inoltre, viene introdotto un limite affinché la collaborazione
possa considerarsi di tipo occasionale, ossia 90gg (720 ore in un anno solare). L’INPS, invece, afferma che in caso di doppia attività - ai fini dell’iscrizione alla gestione artigiani ecommercianti - non è rilevante la prevalenza, bensì l’abitualità e professionalità.
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