15 luglio 2016

Relazione annuale INAIL: più malattie professionali meno infortuni

Nel consueto appuntamento annuale il Presidente dell’INAIL mostra i dati 2015 sull’andamento degli infortuni sul lavoro in Italia

Autore: DANIELE BONADDIO
Meno infortuni sul lavoro e più malattie professionali; positivo invece il risultato economico-finanziario dell’Istituto. Si potrebbero sintetizzare in questo modo i dati 2015 derivanti dalla relazione annuale INAIL relativi all’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in Italia e i dati di bilancio dell’Istituto. In particolare, sono poco meno di 637mila le denunce d’infortuni accaduti nel 2015 registrate dall’Inail, in diminuzione del 4% rispetto al 2014 e del 22,1% rispetto al 2011. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati poco più di 416mila (-6,6% rispetto al 2014), di cui il 18,2% avvenuto “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”.

In diminuzione anche il numero dei casi mortali. Infatti, delle 1.246 denunce d’infortunio con esito mortale (erano 1.152 nel 2014), gli infortuni accertati “sul lavoro” sono stati 694 (di cui 382, il 55%, “fuori dell’azienda”), con una riduzione del 2% circa rispetto al 2014 e del 23,4% rispetto al 2011.

Malattie professionali – Sul fronte delle malattie professionali, invece, come accennato pocanzi si conferma il trend crescente nella serie storica; tant’è che le denunce di malattia sono state circa 59mila (circa mille e 500 in più rispetto al 2014), con un aumento di circa il 24% rispetto al 2011. Andando ad analizzare nel particolare le patologie è possibile affermare che nel 63% dei casi si tratta di malattie del sistema osteomuscolare (cresciute del 46% rispetto al 2011). Mentre sono stati poco meno di 1.600 i lavoratori con malattia asbesto-correlata.

Risultato finanziario positivo – I principali dati del preconsuntivo 2015 indicano entrate di competenza per 9 miliardi e 634 milioni di euro (allo stesso livello del 2014) e uscite di competenza pari a 9 miliardi e 195 milioni (con prestazioni istituzionali in diminuzione dell’1,3% rispetto all’anno precedente). Dunque, il risultato finanziario è pari a 439 milioni e, dunque, positivo, seppure in diminuzione del 7,8% rispetto al 2014 e del 43% rispetto al 2011.

Investire in sicurezza sul lavoro – Infine, l’INAIL ricorda l’importanza del bando ISI 2015 per le aziende che vogliono investire in sicurezza sul lavoro; si tratta della sesta tranche di uno stanziamento complessivo che, a partire dal 2010, ammonta complessivamente a circa 1,3 miliardo di euro. La principale novità dell'ultimo bando consiste nello stanziamento di circa 83 milioni per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

Volgendo un rapido sguardo ai numeri delle imprese che negli ultimi anni hanno usufruito della riduzione dei premi INAIL, è possibile notare un crescita costante e graduale, passando dalle 41mila imprese nel 2012 alle circa 66mila del 2015.
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