10 maggio 2016

Voucher baby-sitting: l’acquisto si fa solo online

Dopo l’accoglimento della domanda si hanno 120gg di tempo per appropriarsi del bonus

Autore: REDAZIONE FISCAL FOCUS
Stop ai voucher cartacei per pagare la baby-sitter. L’acquisto, ha specificato l’INPS con la Circolare n. 75/2016, si fa esclusivamente online al pari di un committente accedendo alla voce “Committente/datori di lavoro (accesso con PIN)”, presente nel menù delle funzionalità del Lavoro accessorio e scegliere di agire come “committente/persona fisica”. Per attivare la procedura telematica è necessario munirsi di PIN, anche nel caso in cui la domanda di accesso al beneficio sia stata presentata tramite patronato. In alternativa, è possibile autenticarsi tramite CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

La richiedente ha 120 giorni di tempo dalla ricevuta di accoglimento della domanda tramite i canali telematici per procedere all’appropriazione del bonus. Sforato questo termine, si perde il diritto per tacita rinuncia allo stesso.

Voucher baby-sitting - Al fine di promuovere “una cultura di maggiore condivisione dei compiti di cura dei figli all’interno della coppia e per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, l’art. 4, c. 24, lett. b) della Legge Fornero (L. n. 92/2012) ha concesso la possibilità alla madre lavoratrice, al termine del periodo di congedo di maternità, per gli 11 mesi successivi e in alternativa al congedo parentale, di chiedere:
  • la corresponsione di voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitting;
  • ovvero per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.

Il beneficio, in particolare, consiste in un contributo, par ad un importo massimo di 600 euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a sei mesi, in base alla richiesta della lavoratrice interessata.

Ora, tale beneficio è stato prorogato anche per l’anno 2016 dall’art.1, comma 282, della Legge 28 dicembre 2015, n.208 (Legge di Stabilità 2016).

Procedura telematica – In considerazione del fatto che il D.Lgs. n. 81/2015 ha introdotto un nuovo principio di “tracciabilità dei buoni lavoro”, l’INPS ha realizzato una procedura che introduce nuove funzionalità internet per l’assegnazione dei voucher babysitting e per la successiva gestione, senza più ricorrere alla consegna dei buoni cartacei in sede. L’Istituto Previdenziale, infatti, non eroga più voucher cartacei.

In pratica la madre, riconosciuta beneficiaria dei voucher babysitting, opera al pari di un committente che utilizzi la procedura telematica (allegato 1) per gli adempimenti connessi alle nuove funzionalità introdotte:
  1. registrazione del committente;
  2. accredito del prestatore e richiesta ed attivazione della INPS card presso l’Ufficio postale;
  3. comunicazione all’INPS da parte del committente prima dell’inizio della prestazione;
  4. consuntivazione ad opera del committente al termine della prestazione.

Dunque, per accedere alla nuova procedura telematica, è necessario, preliminarmente, che la mamma si munisca di PIN, anche nel caso in cui la domanda di accesso al beneficio sia stata presentata tramite patronato.
In alternativa al PIN l’accesso alla procedura è consentito anche mediante autenticazione tramite CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
Inoltre, la funzionalità di consuntivazione, disponibile sia per i committenti muniti di PIN che per gli operatori di sede nel menù del Lavoro Accessorio, alla voce “Gestione Voucher Telematici”, è stata modificata in modo da consentire agli utenti la possibilità di selezionare se l’importo utilizzabile per la consuntivazione debba essere o meno decurtato dal bonus in parola, nell’eventualità che gli stessi ricorrano già a prestazioni di lavoro accessorio per altri motivi.

Appropriazione bonus – Per appropriarsi telematicamente del bonus, la madre, munita di PIN, CNS o SPID, deve accedere alla voce di menu “Committente/datori di lavoro (accesso con PIN)”, presente nel menù delle funzionalità del Lavoro accessorio e sceglie di agire come “committente/persona fisica”.

Tramite la voce “Appropriazione Bonus” la madre entra in possesso del bonus, che, in modalità telematica, andrà a far parte dell’importo disponibile utilizzabile per il pagamento delle prestazioni rese dalla persona che si prende cura del bambino.
In particolare, per accedere alla funzionalità e confermare l’appropriazione la madre deve inserire i seguenti dati obbligatori:
  • Codice fiscale della madre;
  • Codice fiscale del bambino;
  • Numero di domanda;
  • Anno di riferimento.

La richiedente ha 120 giorni di tempo dalla ricevuta di accoglimento della domanda tramite i canali telematici per procedere all’appropriazione del bonus. Sforato questo termine, si perde il diritto per tacita rinuncia allo stesso.
Entro 24 mesi dall’appropriazione del bonus riconosciutole, la mamma è tenuta a restituire le mensilità di cui non ha usufruito tramite l’apposita funzionalità.

Restituzione del bonus - La procedura consente la restituzione, per mesi, degli importi precedentemente accreditati alla madre/committente, in base alle mensilità già erogate e agli eventuali importi già consuntivati o rimborsati.
La madre che, dopo l’appropriazione del bonus, intenda rinunciare ad una o più mensilità erogate, può farlo, pertanto, attraverso la funzione “Restituzione Bonus”.
Per accedere alla funzionalità deve inserire i seguenti dati obbligatori:
  • codice fiscale della madre;
  • codice fiscale bimbo;
  • numero di domanda;
  • anno di riferimento.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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