18 marzo 2016

Voucher: comunicazione obbligatoria via sms

Il MLPS intende introdurre la CO telematica prima dell’utilizzo dei voucher: si tratta di una novità o di una norma già esistente?

Autore: DANIELE BONADDIO
Alla luce dell’elevato utilizzo (abuso) dei voucher, sono stati 115 milioni i buoni lavoro venduti nel 2015, +66% rispetto al 2014, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha annunciato di voler porre freno a comportamenti illeciti o aggiramenti della norma, recentemente modificata dal D.Lgs. n. 81/2015. A tal fine, ha spiegato il ministro, “nel prossimo intervento di prima modifica dei decreti di attuazione del Jobs Act introdurremo una misura che amplia la strumentazione per la tracciabilità di questi strumenti introducendo l'obbligo per l'impresa di comunicazione via sms o telematica prima dell'inizio di utilizzo del voucher. Questa è la prima cosa che possiamo fare in tempi molto veloci”.

Una situazione, questa, a parere di chi scrive, ampiamente prevedibile considerato che la novellata disciplina (artt. 48-50 del predetto Decreto Legislativo) ha notevolmente ampliato l’utilizzo dei voucher; si ricorda, infatti, che il limite economico massimo è passato da 5.060 euro a 7.000 euro, con riferimento alla totalità dei committenti, nel corso di un anno civile (1° gennaio – 31 dicembre). Ma non solo. È stata introdotta anche una stabilizzazione dell’utilizzo dei voucher per i percettori di sostegno al reddito, prevedendo che le prestazioni di lavoro accessorio possano essere altresì rese, in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali, nei limiti del patto di stabilità e nel limite complessivo di 3.000 euro di corrispettivo per anno civile.

È chiaro, dunque, che in un contesto nel quale il costo del lavoro è aumentato a dismisura ormai, le aziende cercano sempre di più misure alternative ai contratti di lavoro; e quale migliore viatico dei buoni lavoro? Più che inventarsi una comunicazione obbligatoria telematica, seppur apprezzabile, sarebbe opportuno rendere più appetibili i contratti di lavoro subordinato, e indicare sui voucher giornata e orario di utilizzo del buono lavoro (come recentemente affermato dall’ANCL in un recente comunicato stampa).

CO telematica – Altra considerazione che va fatta alla luce dell’affermazione di Giuliano Poletti, che parla di “prima modifica” alla norma è che in realtà non si tratta affatto di una novità o correttiva. L’obbligo della comunicazione obbligatoria via sms è già esistente, se non fosse per la nota protocollo n. 3337/2015 del Ministero del Lavoro, che ha sospeso gli effetti dell’art. 49, co. 3 del D.Lgs. n. 81/2015. L’articolato, infatti, prevede che “i committenti imprenditori o professionisti che ricorrono a prestazioni occasionali di tipo accessorio sono tenuti, prima dell'inizio della prestazione, a comunicare alla direzione territoriale del lavoro competente, attraverso modalità telematiche, ivi compresi sms o posta elettronica, i dati anagrafici e il codice fiscale del lavoratore, indicando, altresì, il luogo della prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore ai trenta giorni successivi”.

Lo stop, arrivato il giorno stesso dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo in trattazione (25 giugno 2015), si è reso necessario affinché il Ministero del Lavoro conduca gli opportuni approfondimenti in ordine alla attuazione dell’obbligo di legge e nelle more dell’attivazione delle relative procedure telematiche. Dunque, a distanza di 9 mesi dall’entrata in vigore della norma il Ministero del Welfare torna sui suoi passi e sblocca la temporanea sospensione della CO telematica dei voucher.
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