6 maggio 2016

Voucher: pronto il decreto antiabusi

Il Cdm è pronto ad accogliere il Decreto Legislativo correttivo al Jobs Act contenente le modifiche sui voucher

Autore: REDAZIONE FISCAL FOCUS
Si preannunciano tempi duri per i voucher. Infatti, come anticipato dal Ministero del Lavoro con il comunicato stampa del 22 marzo 2016, è in dirittura d’arrivo il decreto correttivo sui buoni lavoro che ne modificherà la procedura d’utilizzo. In pratica “le imprese che li utilizzeranno dovranno comunicare preventivamente, in modalità telematica, il nominativo ed il codice fiscale del lavoratore per il quale verranno utilizzati, insieme con l'indicazione precisa della data e del luogo in cui svolgerà la prestazione lavorativa e della sua durata”. Più nel dettaglio, secondo le prime indiscrezioni, il committente dovrà comunicare almeno 60 minuti prima dell’inizio della presentazione lavorativa, mediante sms o email, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro gli identificativi dei lavoratori, indicando altresì il luogo e la durata della prestazione lavorativa. In caso contrario, il committente sconterà una sanzione amministrativa che va da 400 a 2.400 euro, per ciascun lavoratore non comunicato.

Evitare usi impropri ed illegali – Con l’introduzione della CO telematica, il Governo punta ad impedire possibili comportamenti illegali ed elusivi da parte di aziende che - al pari di un cittadino che utilizza il biglietto dell'autobus solo se sale a bordo il controllore - acquistano il voucher, comunicano l'intenzione di utilizzarlo ma poi lo usano solo in caso di controllo da parte di un ispettore del lavoro. Dunque, con il Decreto Legislativo correttivo al Jobs Act, i voucher diventeranno pienamente tracciabili, modificando l’attuale sistema che prevede la CO prima della prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore ai 30 giorni successivi.

Nodi da sciogliere – In ogni caso, si tratta solo di un primo e più immediato risultato di due filoni di attività. Il primo è rappresentato dall'attività ispettiva che conferma come le violazioni più ricorrenti in tema di voucher sono rappresentate dall'utilizzo del lavoratore per più ore o più giornate rispetto a quelle dichiarate oppure dal pagamento della retribuzione in parte attraverso buoni lavoro e in parte "in nero".

Il secondo è costituito da un lavoro di monitoraggio e di valutazione che il Ministero del Lavoro sviluppa su tutte le regole del lavoro e che, nello specifico dei voucher, è stato condotto in collaborazione con INPS ed i cui risultati sono illustrati in un report pubblicato oggi sul sito del Ministero.

Un lavoro, dunque, che proseguirà e si svilupperà anche in futuro, in modo da poter valutare gli effetti di questo primo intervento: alla luce dei risultati, il MLPS valuterà la necessità di procedere ad ulteriori interventi.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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