Dopo un confronto tecnico sui 55 obiettivi del secondo semestre 2022 del Pnrr, la Commissione europea ha rimandato il verdetto sulla terza rata da 19 miliardi a fine aprile. A ostacolare il via libera, tre dossier ancora aperti: in primis, quello che riguarda la riforma delle concessioni portuali che ancora non risponde ai criteri indicati dall’Antitrust europeo, specialmente per quanto riguarda un limite temporale massimo da fissare per le assegnazioni. L’Ue ha poi messo in dubbio l’ammissibilità di alcune reti di teleriscaldamento, insieme anche ad alcune misure dei Piani urbani integrati, come il Bosco dello Sport di Venezia o la ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze. Il calendario di aprile del Piano, così, si infittisce con la presentazione entro fine mese di un progetto di revisione degli investimenti, alla luce del RepowerEU.
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