Reddito di Infanzia anche chiamato “Reddito per L’infanzia” oppure “Assegno di Infanzia”, sarà un assegno di 400 euro al mese erogato alle famiglie con figli a carico fino a 6 anni, una misura per favorire la natalità e sostenere la genitorialità. Al momento però è solo una proposta, tra le tante del Governo, che si pone come priorità quella di incentivare la natalità.
Il problema della denatalità in Italia - Il Governo Meloni sta lavorando ad una serie di interventi, da inserire all’interno della prossima Legge di Bilancio 2024, per introdurre nuovi aiuti che hanno come obiettivo quello di incentivare e spingere le famiglie ad avere più figli.
L’ultimo report ISTAT sulla natalità presenta uno scenario allarmante, un’Italia con un tasso di natalità molto molto basso, ai minimi storici con meno di 400.000 nascite, è oggi il paese con la popolazione di vecchia in Europa e addirittura il secondo al mondo.
Dal 2008 il numero di nuovi nati non aumenta, e oggi la popolazione è arrivata a solo 58,8 milioni di persone. Mentre l’età media continua a salire, il tasso di fecondità resta basso.
Per questo, come obiettivo della prossima Legge di Bilancio, il Governo ha inserito quello di invertire la tendenza per il tasso di natalità e insieme al Reddito di Infanzia sta lavorando anche ad altre iniziative come il “Bonus Secondo Figlio” o “Bonus Seconda Gravidanza”, tutte misure in corso di definizione e da inserire per il 2024.
Cos’è il Reddito di Infanzia - Il Reddito di Infanzia è un contributo economico del valore di 400 euro al mese erogato per i primi 6 anni di vita per ogni figlio minore a carico, dedicato alle coppie con un reddito fino a 90.000 euro annui. Il bonus è cumulabile con l’assegno unico universale, che ricordiamo, invece, spetta ai figli dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni. La cifra indicata verrebbe aumentata in presenza di figli con disabilità o di famiglie con un solo genitore.
Proposto dal deputato di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, con la proposta di legge n. 1019 depositata alla Camera il 17 marzo 2023, si tratta di una misura che potrebbe essere inserita nel “Pacchetto Famiglia” del Governo, previsto per la Manovra 2024. Ricordiamo, come chiarito dal Governo stesso a più riprese, che la misura si applicherà solo se, nella redazione della Manovra finanziaria 2024, sarà provata la sua sostenibilità finanziaria. In tal caso il Reddito di Infanzia potrebbe arrivare dopo l’ok alla nuova Legge di Bilancio, ossia dal 1° gennaio 2024.
La misura rientra in una rimodulazione delle prestazioni a favore delle famiglie e, quindi, a supporto della genitorialità. Viene concepito come un sostegno economico strutturale, quindi destinato a rimanere nel tempo, senza necessità di rinnovo, anche se ancora non sono stati chiariti i criteri e la procedura per l’assegnazione.
Quali maggiorazioni saranno previste - Il Reddito di Infanzia ha un importo di 400 euro mensili per 12 mensilità, secondo la proposta lanciata da FDI al Governo. L’assegno, specifica il testo della proposta di legge n. 1019 del 2023:
- è maggiorato del 100% per ciascun figlio con disabilità riconosciuta ai sensi dell’articolo 3 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104;
- è maggiorato del 60% in caso di nucleo familiare con un solo genitore.
Come avere il Reddito di Infanzia - Non siamo ancora a conoscenza di come sarà possibile richiedere il Reddito di Infanzia. Probabilmente sarà l’INPS a gestire le procedure di domanda ed erogazione, ma è tutto ancora nella fase di proposta.
Non è escluso che potrebbe avere un iter di istanza simile ad altre misure legate alla natalità e alla famiglia, come il “Bonus Nido” o la domanda per “l’Assegno Unico”.
Vi terremo aggiornati su tutte le novità che riguardano la definizione del Reddito di Infanzia sia per la determinazione della procedura di assegnazione, sia per la determinazione degli importi.
Conclusioni - Il futuro di una nazione è dato dai giovani, dai nuovi nati, e quindi ben vengano tutte le misure e le iniziative che possano produrre un risultato concreto nell’incentivare le famiglie ad avere più figli e invertire la nostra drammatica tendenza. Speriamo solo che, almeno per queste iniziative di vitale importanza per il nostro paese, si possano trovare i fondi necessari.