L’
ISEE è fondamentale per calcolare l'importo corretto dell'
Assegno Unico e Universale. Fino al
28 febbraio 2025, la presentazione dell'ISEE era necessaria per determinare l'importo esatto. Tuttavia, presentare l'
ISEE entro questa data non è obbligatorio, e potrebbe capitare che alcuni beneficiari non abbiano ancora inviato la loro dichiarazione.
I cittadini che non hanno aggiornato il proprio ISEE riceveranno l’
importo minimo ma hanno tempo fino al
30 giugno per presentarlo così da poter ricevere anche gli
arretrati che gli spettano.
Ecco quanto spetta:
- un massimo di 201€ per ciascun figlio con ISEE fino a 17.227,33€;
- un minimo di 57,50€ per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 45.939,56€.
L’importo dell'Assegno Unico e Universale può essere maggiorato in specifiche situazioni, per garantire un sostegno economico adeguato alle famiglie. Le maggiorazioni riguardano nuclei familiari con determinate caratteristiche, come i nuclei numerosi, ossia per i figli successivi al secondo. Possono beneficiare di un aumento anche le madri di età inferiore ai 21 anni, le famiglie con quattro o più figli in cui entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro, e quelle con figli affetti da disabilità.
Inoltre, l'assegno può essere maggiorato per i figli di età inferiore a un anno o per quelli di età compresa tra 1 e 3 anni in nuclei con tre o più figli e un ISEE fino a 45.939,56 euro. È prevista anche una quota aggiuntiva per compensare l’eventuale
perdita economica che una famiglia potrebbe subire se l’importo dell'
assegno risultasse inferiore alla somma dei valori teorici dell'Assegno per il Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale) percepite nel regime precedente la riforma.
A partire dal
2025, la maggiorazione compensativa transitoria prevista per le famiglie con un ISEE non superiore a 25.000€, che nel 2021 avevano ricevuto l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) per figli minori, si è conclusa. Questa maggiorazione è stata introdotta come misura di supporto per queste
famiglie, ma poi eliminata gradualmente nel corso degli anni.
Nel 2022, le famiglie che ne avevano diritto hanno ricevuto l'importo completo della
maggiorazione, mentre nel 2023 la percentuale è scesa a due terzi, e nel 2024 a un terzo. A partire dal
1° marzo 2025, questa maggiorazione non è più erogata.