Nella giornata odierna la Bce dovrebbe rendere pubblici i verbali dell’ultimo board di giugno, particolarmente monitorata dal mercato, in cerca di indizi sui tempi di un eventuale tapering, oltre ai risultati di una strategy review durata 18 mesi.
Il Ft ritiene che i responsabili politici dell’Eurotower siano già concordi sulla loro strategia da due anni, la quale probabilmente sarà resa nota oggi e modificherà l’obiettivo dell’inflazione, attraverso l’introduzione delle “fasce di tolleranza”, considerando anche il cambiamento climatico e il costo degli alloggi.
La riunione tra i 25 membri del consiglio direttivo della banca centrale si è svolta ieri, a Francoforte, per stabilire i risultati della revisione, i quali non dovevano essere annunciati fino a settembre ma considerando l’accordo raggiunto dai politici su alcune questioni, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha deciso di rendere pubblici i risultati.
Alla revisione della strategia conseguiranno cambiamenti significativi nelle operazioni della BCE. Il cambiamento più significativo sarà il modo in cui definisce il suo mandato principale di “stabilità dei prezzi”. Infatti, la Bce, dopo non essere riuscita a portare l’inflazione al di sotto del 2%, il quale implica un limite alla crescita, dovrebbe cambiare direzione. In merito, nel consiglio c’è un ampio appoggio per stabilire un obiettivo più diretto del 2%. Il nuovo obiettivo, sarà, probabilmente, simmetrico e a breve termine. Nonostante le premesse, però, risulta difficile che la Bce segua l’esempio della Federal Reserve degli Stati Uniti, che si è formalmente impegnata a lasciare che l’inflazione superi il suo obiettivo per compensare un periodo di bassa crescita dei prezzi.
Inoltre, la Bce dovrebbe annunciare dei piani per un cambiamento verde nella propria politica monetaria. Il suo portafoglio d’acquisto di attività e regole di garanzia sarà proiettato lontano dalle aziende con alte emissioni di carbonio che non possiedono un piano per soddisfare l’obiettivo dell’UE di essere a zero emissioni entro il 2050. Il cambiamento sarà introdotto, man mano, in diversi anni poiché necessiterà di una maggiore divulgazione da parte delle aziende, per cui l’Ue determinerà un sistema di classificazione verde per gli investitori, in modo da stabilire in quali aree il clima è favorevole.
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