Dal
3 aprile 2025, i
titoli di Stato, i
buoni fruttiferi postali e i
libretti di risparmio postale possono essere esclusi dal calcolo dell’
ISEE fino a un massimo di
50.000 euro. A ufficializzarlo è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha pubblicato il nuovo
modulo DSU aggiornato, completo di istruzioni per la compilazione.
Questa novità, introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, ha l’obiettivo di ridurre l’indicatore
ISEE per numerose
famiglie, facilitando l’accesso a bonus e agevolazioni sociali, come il bonus psicologo, bonus luce e gas e bonus asilo nido. Tra questi anche la Carta dedicata a te.
Restano invece inclusi nel calcolo ISEE gli altri elementi del patrimonio mobiliare e immobiliare, come conti correnti e risparmi, che incidono per il 20% sull’ISEE complessivo.
Per beneficiare dell’esclusione di BOT, BTP, buoni fruttiferi e libretti postali fino a 50.000 euro dal calcolo ISEE, è fondamentale sapere che, se l’ISEE è stato già presentato prima del 3 aprile 2025, va ripresentata la
DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) dopo tale data.
Ma la
ripresentazione ha un costo? Sì, se ci si rivolge a un
CAF. Secondo quanto stabilito dall’articolo 32 del Decreto Legge 48/2023, la seconda elaborazione della DSU per lo stesso nucleo familiare non è gratuita: può costare fino a 25 euro, a carico del richiedente.
Chi vuole
evitare il costo può optare per la compilazione autonoma online attraverso il portale
INPS, dove è possibile aggiornare gratuitamente la propria DSU.