Dalla bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss, si segnala che le Regioni a rischio moderato, rispetto alle 17 della settimana precedente, sono tre: Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Bolzano. Inoltre, quest’ultima è l’unica a riportare duplici allerte di resilienza.
Rispetto alla scorsa settimana, si registra una diminuzione:
- Dei nuovi casi non associati a catene di trasmissione (13.546 contro 15.591);
- Della percentuale dei casi rilevati tramite il tracciamento dei contatti (33% rispetto al 34%);
- Della percentuale dei casi diagnosticati attraverso la comparsa di sintomi (43% contro il 44%).
Invece, risulta in aumento, la percentuale dei casi rilevati tramite l’attività di screening, pari al 23%.
Si evidenzia, tra l’altro, l’incremento del tasso di occupazione in terapia intensiva (6,2%) e nelle aree mediche (7,4%).
L’insorgere di nuovi casi è correlato alla rapida diffusione della variante Delta, dominante non solo in Italia ma in tutta Europa, anche nei Paesi con un’elevata copertura vaccinale. Tuttavia, il completamento dei cicli di immunizzazione e una maggiore copertura vaccinale, sono, ad oggi, gli strumenti più efficaci per evitare un aumento della circolazione del virus.
Inoltre, per far fronte ad un ulteriore aumento della diffusione del virus, è necessario realizzare un tracciamento e un contenimento dei casi efficace, assumere comportamenti responsabili e rispettare le misure restrittive.
Per quanta riguarda i colori, tutte le Regioni rimangono in zona bianca, tranne la Sicilia, che sarà in giallo, ancora per un’altra settimana. Nonostante i contagi siano in calo, i due parametri necessari per il cambio colore, ovvero l’occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari, superano la soglia. Nel dettaglio, l’occupazione delle terapie intensive è al 23,2% (la soglia massima è del 15%), mentre quella dei reparti ordinari è pari 13,8% (la soglia massima è del 10%).
La Sardegna, invece, riesce a rimanere in bianco, nonostante le terapie intensive siano sopra la soglia (14,7%), in quanto ricoveri ordinari sono al 14,5%, leggermente, sotto la soglia massima (15%). Anche la Calabria, si salva in calcio d’angolo, infatti i ricoveri ordinari superano la soglia (18,8%) ma le terapie intensive si confermano sotto il 10%.