Alla bacheca dei premi conquistati dalla “Ferrari” nella sua lunga storia sportiva e industriale, si aggiungono idealmente le tre stelle appena ottenute dal “FIA Enviromental Accreditation Programme”, programma della “Fédération Internationale de l’Automobile” creato per supportare le scuderie impegnate nel motorsport verso le migliori pratiche in materia di sostenibilità ambientale. Prima fra tutti la certificazione ISO 14001 che Ferrari ha già ottenuto nel lontano 2001 e rinnovata cinque anni fa con l’aggiornamento ISO 14001:2015.
Si tratta di un importante obiettivo per la factory di Maranello che da anni è impegnata nel minimizzare quanto più possibile il proprio impatto ambientale attraverso l’introduzione negli impianti di produzione di fonti di energia rinnovabili: al momento, l’88% del fabbisogno energetico degli avveniristici stabilimenti emiliani è coperto da un sistema di trigenerazione e il 99% restante è acquistato da fonti rinnovabili certificate.
Un impegno che si riflette anche nell’attenzione all’ambiente riservate alla gamma, in cui nel 2020 le emissioni di CO2 sono calate del 35% rispetto al 2007. Ed entro l’anno, il gruppo ha intenzione di raggiungere i parametri necessari per ottenere la certificazione dell’impronta di carbonio, con l’obiettivo di diventare un’azienda “carbon neutral” entro il 2030.
Un passaggio fondamentale condiviso dalla “Scuderia Ferrari Mission Winnow”, che si unisce allo sforzo della F1 verso l’obiettivo di essere una competizione sportiva “Net Zero Carbon” entro la fine del decennio. Uno dei primi passi, il progetto di eliminare la plastica non riutilizzabile durante i Gran Premi, implementata a partire dal Gran Premio di Spagna.
Parte integrante del percorso è il supporto dei partner Ferrari, come ad esempio la “Shell”: a partire dal Gran Premio dell’Emilia-Romagna, il carburante utilizzato per alimentare i generatori necessari alle operazioni di pista è composto al 60% da materie prime rinnovabili e al 40% da GTL (gas-to-liquid). Una soluzione che permette di dimezzare il livello di emissioni rispetto al passato, mentre quelle ineliminabili saranno compensate da soluzioni naturali in grado di ridurre l’intensità del carbonio nell’energia prodotta.
“L’ottenimento delle tre stelle nell’ambito del FIA Environmental Accreditation Programme rappresenta un riconoscimento importante per Ferrari. Il tema della sostenibilità ambientale è sempre più una priorità anche nelle corse automobilistiche. È un impegno che sentiamo forte come Scuderia, sia nelle attività quotidiane – come testimoniano i due progetti che abbiamo messo in atto in questa prima parte del 2021 – sia a lungo termine – commenta Mattia Binotto, Scuderia Ferrari Mission Winnow Managing Director e Team Principal - la Formula 1 ha raggiunto oggi un livello tecnologico elevatissimo in termini di efficienza della power unit e stiamo lavorando intensamente, insieme alla FIA, alla Formula 1 e agli altri costruttori automobilistici coinvolti nella definizione del quadro regolamentare per il futuro, tenendo ben presente l’obiettivo di trasferire le migliori soluzioni individuate in pista sulle vetture stradali, una componente fondamentale nel DNA di Ferrari.”
“Siamo lieti del forte impegno di Ferrari per la sostenibilità ambientale e lo premiamo con le tre stelle, il livello più alto di accreditamento ambientale di FIA – conclude Felipe Calderón, Presidente della Commissione Ambiente e Sostenibilità della FIA - siamo fiduciosi che servirà da catalizzatore per ulteriori cambiamenti in Formula 1, nel motorsport e nella mobilità automobilistica nel suo complesso, come parte del movimento #PurposeDriven lanciato dalla FIA. Sono già 55 le certificazioni assegnate dall’inizio del FIA Environmental Accreditation Programme ed è un grande risultato”.
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