Non è un segreto che la pandemia abbia avuto degli effetti devastanti sulla nostra economia, soprattutto nel settore del commercio, sono infatti migliaia le attività che sono state costrette ad abbassare le serrande.
Alla luce di ciò, in vista della nuova legge di bilancio per il 2022, sulla quale si sta lavorando in queste ore, è fondamentale attuare la riforma fiscale, garantita alla UE.
Inoltre, per fronteggiare la crisi economica in cui versa il Paese, bisognerebbe, innanzitutto, focalizzare l’attenzione sulle modifiche da apportare al reddito di cittadinanza, che di per sé potrebbe essere uno strumento utile ma il modo in cui si applica è del tutto errato.
In merito, la Caritas ha evidenziato che non ha diminuito il tasso di povertà poiché la maggior parte di tali risorse sono destinate soprattutto alle Regioni del Mezzogiorno, nelle quali l’economia è sommersa e prevale il lavoro in nero. In tali territori, infatti, la criminalità organizzata non fattura ma offre lavoro nero ben retribuito e di conseguenza, le risorse di tale misura di sostegno, non vengono percepite da coloro a cui non spetterebbe. Appare necessario, dunque, modificare le modalità di erogazione, attraverso dei controlli più serrati. Inoltre, considerando che il costo della vita non è uguale in tutta Italia, sarebbe opportuno differenziare il valore delle risorse, in base alle esigenze di ogni territorio.
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